
Mario Balotelli
di Luca Guazzoni
Milano, 21 agosto 2014 - «Non ci sono trattative nè tantomeno offerte per Mario Balotelli. Al momento». Firmato Adriano Galliani. Parole con una forte scadenza temporale («al momento») che ribadiscono una verità assoluta, un fatto assodato: SuperMario non è più incedibile. Non lo era a giugno, prima del Mondiale - quando Inzaghi aveva chiesto al suo posto Mandzukic, poi finito all’Atletico -, non lo è di certo oggi, a 11 giorni dalla fine del calciomercato. Base d’asta: 20 milioni. Vietato fare sconti (Balotelli è contabilizzato a 17,8 milioni di euro) per non andare a massacrare un bilancio su cui dovrà ripianare il rosso Silvio Berlusconi in persona, tramite Fininvest.
Si cercano quindi club interessati all’acquisto di Balotelli. Poche le opzioni rimaste alla scuderia Raiola: l’agente ha da tempo il mandato da parte del Milan di trovargli una nuova sistemazione ed è a Liverpool per convincere i Reds a presentare un’offerta (l’alternativa inglese è il Tottenham). Il Liverpool non vuole spendere (ha già tre attaccanti e ha acquistato per la stagione ventura il giovane Origi) e ha proposto un prestito con diritto di riscatto. Con una clausola di «buon comportamento» di Mario che ha minato sin da subito la buona riuscita della trattativa. Così Raiola e Galliani stanno studiano il piano B. Offrirlo al PSG in uno scambio alla pari con Lavezzi: Inzaghi (che guarda caso ha provato Menez nel ruolo di falso nueve) risolverebbe così l’enigma dell’esterno d’attacco e i francesi troverebbero il sostituto di Ibrahimovic - fermo ancora un mese -. La missione di Mino a Parigi è già pronta, se quella inglese dovesse fallire. Resta quindi in stand-by l’affare Cerci (ballano 6 milioni tra domanda e offerta, da 14 a 20), aspettando sviluppi sull’operazione Balotelli. In arrivo Dzemaili dal Napoli: costo 3,5 milioni di euro.