Mantova, condannato per aver avuto una figlia con una 13enne. Il giudice: “Vero amore, senza costrizione”

Pena lieve per il ventunenne: otto mesi. La sentenza risale allo scorso 14 dicembre. L’accaduto va considerato “un’esperienza occasionale”, un episodio unico nella sua vita

La giovanissima madre insieme alla piccola e al compagno

La giovanissima madre insieme alla piccola e al compagno

Mantova, 1 febbraio 2024 – Reato se si sta al codice penale. Però tenue. Tanto che la pena è stata lieve, inferiore a quella chiesta dal pubblico ministero. In tre pagine il giudice dell’udienza preliminare di Mantova, Arianna Busato, motiva la sua sentenza del 14 dicembre: otto mesi di reclusione con i doppi benefici della sospensione condizionale e della non menzione e obbligo di frequentare un corso rieducativo per il giovane (oggi ventunenne, difeso dall’avvocato Giovanni Gasparini e dall’avvocato Giulio Schirolli Mozzini) chiamato a rispondere di atti sessuali con una minore che al tempo non aveva ancora compiuto il quattordicesimo anno di età.

Dal legame, che tuttora procede in armonia, nel luglio del 2022 è nata una bambina. Per il gup, valutata la vicenda nella sua globalità e considerate le dichiarazioni della giovanissima mamma, emerge "un grado di coartazione minimo se non addirittura nullo”.

“Anche la lesività del fatto deve ritenersi minima, sempre in considerazione delle modalità così come narrate dalla parte offesa e della circostanza che nel frattempo è nata una bambina di cui gli stessi si prendono cura, con l’aiuto delle famiglie”, scrive il magistrato. Il giovane è incensurato. L’accaduto va considerato "un’esperienza occasionale”, un episodio unico nella sua vita.