Guida su uso internet e social per genitori di bambini da 6 a 12 anni: 5 regole da seguire

Lodi: il progetto Im-Patto digitale offre un vademecum a mamme e papà, per aiutare i figli e prevenire i pericoli connessi alla rete

Il progetto Im-Patto digitale per educare genitori e figli ai rischi della rete

Il progetto Im-Patto digitale per educare genitori e figli ai rischi della rete

Lodi, 28 settembre 2022 - Cinque regole a misura di genitore per aiutare i figli con l’uso di Internet. Suggerimenti per evitare i rischi, forniti dall’equipe del progetto Im-Patto Digitale, prendendo spunto dai siti del Ministero dell’istruzioni e della Società Italiana di Pediatri, e che sono focalizzati, in questo caso, sui bambini delle scuole elementari. Anzitutto, spiegano gli esperti, bisogna fissare un tempo per l’uso degli strumenti digitali, che deve essere al massimo un’ora al giorno fino ai 5 anni, poi può aumentare ma senza mai esagerare.

Supervisione costante

Il secondo consiglio è che non bisogna mai lasciare usare senza supervisione lo strumento al bambino. "La legge dà informazioni precise su queste cose - sottolinea l'educatrice Veronica Dattilo che lavora a 'Im-Patto digitale" - . Fino ai 14 anni i ragazzi non possono avere i social media e gestirli autonomamente, quindi se il genitore fa usare un social media a suo figlio di 11 anni, significa che lo ritiene maturo e responsabile come un 14enne e si prende la responsabilità legale di quello che suo figlio potrebbe fare o trovare sui siti. Un rischio, dal momento che secondo alcune statistiche il primo contatto con la pornografia ormai avviene a 9 anni, perché i ragazzi si trovano immagini di fronte senza volerlo, quando usano Youtube senza limiti e senza la sorveglianza dei genitori”.

Qui entra in campo la terza regola chiave: mantenere un dialogo costante con i propri figli e condividere con loro cosa fanno sui social. Ci si può divertire guardando insieme video oppure cercando di capire i loro giochi e in questo modo si definisce un nuovo tipo di relazione, che non trasforma il mondo di Internet in elemento di separazione.

Password obbligatoria

La password per il controllo, sempre, è il quarto consiglio ai genitori. Occorre anche trovare la giusta mediazione tra controllo, monitoraggio e fiducia. "Un figlio di 12 anni deve darvi la password del suo telefono o dei suoi account per permettervi di tenere d’occhio la situazione e non può lamentarsi che violi la sua privacy - sottolinea Veronica Dattilo - . Come genitore sei il suo tutore e devi sorvegliarlo".

Mai da soli col cellulare

Infine, ma forse questa è una delle regole principale da seguire, non si dovrebbero lasciare bambini e ragazzi mai da soli nelle loro camere per ore con i cellulari. Ed è fondamentale osservarli sempre. “Nel momento in cui si percepisce che qualcosa sta cambiando nell’atteggiamento dei figli, nell’umore o nel loro modo di stare in famiglia conviene chiedere subito aiuto - conclude l’esperta di Im-Patto Digitale - ,perché ci dobbiamo attivare come comunità educante. Uno dei maggior pericolo online è l’adescamento, ma esistono numeri di supporto del Ministero e di Telefono azzurro, che possono aiutare i ragazzi e anche i loro genitori”.

Il progetto Im-Patto Digitale

Queste cinque regole vengono fornite ai genitori nei corsi promossi da Im-Patto Digitale ma anche a madri e padri che richiedono di avere un computer e la connessione Internet per i loro bambini. Il progetto Im-Patto Digitale, è coordinato dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi e nasce su impulso di Fondazione Cariplo e dell’Impresa sociale Con i Bambini per contrastare la povertà educativa minorile. L’obiettivo è donare computer, connessione Internet e competenze digitali alle famiglie che non le hanno, anche con incontri informativi diretti (in questo caso nel Lodigiano).