Lodi, morto Domenico Zucchetti. Ha inventato la software house per le aziende italiane

Aveva 85 anni. Primo di cinque figli di contadini ha fondato un impero

Domenico Zucchetti (Imagoeconomica)

Domenico Zucchetti (Imagoeconomica)

Lodi, 14 settembre 2023 –   Addio a Domenico "Mino" Zucchetti. Il fondatore della software house lodigiana che oggi è diventata la prima realtà italiana del settore e conta migliaia di dipendenti si è spento ieri sera tra le 20 e le 20.30 nella sua abitazione del centro della città. Aveva 85 anni.

Domenico Zucchetti, primo di cinque figli di un agricoltore lodigiano, dopo una laurea in Economia conseguita all'università Cattolica e brevi esperienze da insegnante e da impiegato, inizia a fare il commercialista e apre un suo studio.Siamo alla fine degli anni Settanta e l’allora commercialista Mino ha l’intuizione, per primo in Italia, di realizzare un software capace di gestire le dichiarazioni dei redditi in modo automatizzato, per dare un vantaggio competitivo al suo studio professionale. Ben presto capisce che quel software sarebbe diventato indispensabile per tutti i commercialisti d’Italia, quindi decide di fondare l’azienda Zucchetti per commercializzarlo a livello nazionale.

Nel 1982 Ibm Italia sceglie di inserire le soluzioni Zucchetti per commercialisti all’interno del proprio listino e di commercializzarle mediante la propria rete distributiva. Grazie a questa partnership la "fama" del brand Zucchetti cresce notevolmente a livello nazionale. Nel 1986 Mino Zucchetti decide di espandere l’offerta per i professionisti e realizza il software per l’elaborazione paghe che in seguito verrà personalizzato, anche per soddisfare le esigenze aziendali. Insieme al software per la rilevazione delle presenze, nasce così la prima offerta software per le aziende.

La crescita dell'azienda lodigiana con sede in via Solferino è continua. Tra gli altri traguardi raggiunti nel 2006 la Zucchetti realizza, per lo stadio Olimpico di Roma, il primo sistema di controllo degli accessi in Italia omologato Uefa. Un modello che poi verrà successivamente esteso e che è stato anche adottato anche per i mondiali di calcio organizzati lo scorso anno in Qatar.

Dal 2008 Mino Zucchetti aveva deciso di lasciare il timone dell’azienda ai figli Alessandro e Cristina, anche se lui non ha mai smesso di interessarsi alle sorti della sua "creatura" pensando a come migliorare la qualità di software e servizi per garantire la massima soddisfazione dei propri clienti. La notizia della sua scomparsa si è diffusa molto velocemente ieri in città, in provincia e tra tutti i suoi dipendenti. Forte il cordoglio per la scomparsa di un personaggio che ha segnato la storia economica del Lodigiano.