“We are“ per i piccoli siriani Una nuova gamba a Younes

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L’associazione “We are“ di Capriolo e Bologna riprende le proprie attività in sostegno a donne e bambini siriani in fuga dalla guerra e ora ospitati a Kilis, in Turchia. I volontari a Pasqua hanno portato personalmente materiale alle famiglie rimaste senza padre e ora tornano le iniziative di raccolta fondi e si riprende il lavoro. Attualmente a Kilis l’associazione mantiene 20 nuclei familiari e 52 bimbi che vivono in tre diverse strutture abitative.

"Il primo appuntamento sarà al campo sportivo di Corte Franca il 26 agosto alle 19.30 – spiega Lorella Morandi, volontaria –: abbiamo previsto una serata a base di paella e sangria, che ci servirà a racimolare degli euro e a presentare i nostri vari settori d’azione, che prevedono il sostegno a donne e bambini che vivono a Kilis da profughi e a cui manca davvero tutto. Stiamo cercando di racimolare la somma sufficiente a pagare una spedizione con container. I tempi sono duri per tutti ma noi crediamo nelle persone e sappiamo che ci riusciremo".

A Kilis e in altri luoghi in cui vivono famiglie rifugiate i volontari hanno creato una palestra per i bimbi, aperto un centro di supporto psicologico e aiutato a curare diversi ammalati, tra cui il piccolo Younes, nato senza una gamba, a cui è stato fornito un arto artificiale. È in corso di realizzazione un progetto nella zona di A’zaz, dove diverse famiglie hanno bisogno di essere tolte dai campi profughi e trovare una casa in affitto.Milla Prandelli