Volontario Cri a processo per violenza sessuale. In aula le testimonianze

Presunte violenze sessuali da parte di un volontario della Croce Rossa di Lodi: udienza in tribunale con testimonianze contrastanti sulle accuse. Prossima udienza fissata per il 14 maggio.

Presunte violenze sessuali da parte di un volontario della Croce Rossa di Lodi nei confronti di un’altra volontaria. Ieri in tribunale a Lodi, durante una lunga udienza, sono state ascoltate le testimonianze delle parti offese, dei loro amici e colleghi della Croce Rossa, dell’imputato e di altri coinvolti. I fatti risalgono alla notte del 20 agosto 2022, quando L.B., 58 anni impiegato come magazziniere in una farmacia, e una studentessa prestavano servizio come volontari al centralino. Secondo l’accusa, L.B. si sarebbe avvicinato alla giovane offrendole un massaggio shiatsu alle spalle, disciplina olistica di cui l’imputato è accreditato; non si sarebbe fermato alle spalle con le mani e poi le avance sarebbero proseguite anche dopo vicino alle macchinette automatiche. Durante l’udienza è stata ascoltata anche la testimonianza di un’altra educatrice e volontaria alla Croce Rossa, che ha fatto anche lei querela contro l’imputato per fatti di violenza subiti al centralino (il suo procedimento è ancora nella fase di indagini preliminari). È stato raccontato come tra i volontari fosse anche consuetudine inviare nelle chat di gruppo immagini pornografiche non richieste, parlare diffusamente di sesso con varie battute e usare toni molto espliciti. Anche se, pare, con differenze tra i giovani del gruppo (tutti tra i 20 e i 30 anni) e i più adulti (dai 30-40 anni in su), più inclini a questi comportamenti. Un clima dai giovani descritto come pesante, quasi da camerata. La difesa dell’imputato ha puntato su testimonianze di persone che hanno riferito in aula come L.B. nei suoi 38 anni di servizio da volontario non fosse minimamente stato solito a comportamenti “viscidi”, che anzi era gentile e solito proporre questi massaggi (che molti hanno dichiarato aver ricevuto sempre con rispetto). L’imputato stesso ha contestato la ricostruzione, affermando di aver chiesto il consenso alla studentessa per il massaggio, di non aver toccato parti intime. Il giudice, Angelo Gin Tibaldi, ha fissato la prossima udienza al 14 maggio. Lu.Pa.