CARLO D'ELIA
Cronaca

Bimbo morto in grembo, cinque indagati all'ospedale di Vizzolo

Si tratta di medici e personale sanitario che hanno, finiti nel registro degli jndagati per la morte del piccolo Jonathan dopo che la mamma era stata dimessa nonostante i forti dolori

Il pronto soccorso dell'ospedale di Vizzolo Predabissi (Newpress)

Merlino (Lodi), 4 gennaio 2017 - Sono cinque, tra medici e personale sanitario dell'ospedale di Vizzolo Predabissi, i nomi finiti nel registro degli indagati per la morte del piccolo Jonathan, il feto deceduto prima di nascere il 3 gennaio. La Procura di Lodi ha sequestrato le cartelle cliniche e l'autopsia sul feto e sulla placenta verrà effettuata lunedì a Lodi. Tutto inizia alle 16 del 2 gennaio, quando Simona Othman, 33 anni, impiegata residente a Merlino, sente forti dolori alla pancia. Il compagno, Romano Ciardello, la porta al Pronto soccorso del Predabissi. Alle 18 Simona è fuori dall’ospedale, appena dopo la visita ginecologica, perché i medici le hanno detto che è tutto a posto. Ma due ore dopo Simona ritorna e questa volta ha anche perdite di sangue e viene ricoverata. I dottori del Vizzolo Predabissi si accorgono che la situazione è seria e decidono di anticipare il parto perché stavano emergendo complicanze per il feto. I medici scelgono di effettuare un parto naturale e le praticano un’iniezione epidurale. Ma a un certo punto i monitor iniziano a registrare che il battito cardiaco del bimbo è troppo debole, e quindi si cerca di rimediare con un parto cesareo d’emergenza. All’1.30 il piccolo Jonathan muore, probabilmente soffocato dal cordone ombelicale.