REDAZIONE LODI

"Via Italo e Freccia Rossa dalle linee dei pendolari"

Il Comitato Pendolari del Sud Milano e Lodigiano propone soluzioni per migliorare il servizio ferroviario, chiedendo la separazione delle linee lente e veloci e interventi urgenti per evitare rallentamenti e disagi.

"Via Italo e Freccia Rossa dalle linee dei pendolari"

Il Comitato Pendolari del Sud Milano e Lodigiano lancia proposte "per far funzionare i treni senza rallentamenti". Per Diego Rusnighi, Giusy Messina, Massimo Baldi e Vittoria Nuvola "Italo e Freccia Rossa non si dovrebbero vedere sulla linea storica 21 perché, oltre a prendersi le precedenze, provocano ritardi e transitano su un’infrastruttura degli anni ’60, già fragilissima e spesso guasta. I treni ad Alta Velocità hanno già lo stesso numero di “tracce“ dedicate a merci, Intercity, Regionali veloci, Regionali e suburbani e vederli anche sulla linea 36 dei pendolari Milano-Piacenza non va bene. Il treno è di tutti, non devono esserci trattamenti diversi tra figli e figliastri".

"Per riportare alla corretta ossigenazione il sistema ferroviario del Sud Milano e Lodigiano – sostengono i Pendolari – occorre separare le corse della linea lenta da quelle della linea veloce, con due interventi dalle tempistiche diverse: il quadruplicamento da Tavazzano a Lodi, che avrebbe tempi lunghi sì ma da rinnovare immediatamente nel Contratto di Programma che scadrà nel 2026; la revisione della linea S12, senza farla entrare nel Passante ferroviario di Milano, ormai al collasso". La S12 che il Comitato immagina in futuro "dovrà partire da Lodi, arrivare a Rogoredo e incanalarsi a Ovest verso Milano San Cristoforo su parte della linea della S9 Albairate-Saronno, dove le “tracce“ sono disponibili. E a Ovest di Rogoredo si può già procedere, senza nuovi investimenti. In attesa del quadruplicamento a Lodi, si potrebbe portarla a San Zenone al Lambro, dove la linea è già quadruplicata . Si otterrebbe un’offerta di trasporto pubblico ravvicinata e puntuale, con il vantaggio limitare la notevole massa di auto private da Sud che attanaglia il cosiddetto “nodo Melegnanese“. Porteremo le due proposte in tutti i Consigli comunali che si affacciano sulla Milano-Piacenza".

P.A.