PAOLA ARENSI
Cronaca

Via Francigena: distanziati e nel verde, il turismo si fa pellegrino

Nel Lodigiano pochi camminatori a causa dei confini regionali blindati. Da Orio Litta la riscossa: "Ora la grande staffetta europea"

Pellegrini sulla via Francigena

Orio Litta (Lodi) -  I pellegrini sulla via Francigena lodigiana ora sono ormai pochissimi. Colpa della pandemia che vieta di varcare i confini delle regioni. Ma la riscossa è vicina, perché il turismo lento, distanziato, nella natura - sono convinti nella Bassa - sarà il motore della ripresa del settore. A testimoniarlo è Francesco Ferrari, sindaco di Orio Litta, paese affacciato sull’ultima balza prima del grande fiume, attraversato dal percorso. Ferrari è anche vice presidente dell’Associazione europea vie Francigene. Il turismo lento qui ora è paralizzato, ma potrebbe riprendersi a breve grazie a una staffetta europea che avrà tappa, se l’epidemia lo consentirà, proprio a Orio Litta. "Il nostro ostello, cioè la grangia dei Benedettini, è chiuso da marzo 2020 – ricorda – Era stato bloccato con l’inizio della pandemi, perché le strutture pubbliche su tutta la via Francigena erano state chiuse".

Un grande rammarico: "Con le restrizioni diventa impossibile ospitare pellegrini. E così i camminatori sono diminuiti e quando si può girare, utilizzano bed and breakfast e strutture alberghiere a costi di saldo. Lì, a volte, sono autorizzati ad aprire. Noi, invece, riceviamo sempre chiamate di persone ma rispondiamo di no, come chiesto dalla Prerfettura, che ci ha messo il vincolo". Ci sono però camminatori di giornata che fanno un breve tratto lungo la Francigena locale e la sera tornano a casa, molti i milanesi. Peccato non poter raggiungere la vicina Piacenza che, essendo in un’altra regione, ha i confini blindati. Si era lavorato tanto per avviare il turismo lento locale, un modello in epansione, che stava prendendo piede con numeri interessanti. "Ormai registravamo quasi mille presenze l’anno – testimonia Ferrari –. Ora è tutto tristemente fermo, ma sarà questo per il futuro il modello vincente".

La speranza del sindaco è di ripartire, a maggio, con un grande evento. Il 15 giugno, infatti, da Canterbury partirà una importante staffetta che toccherà Roma e arriverà a Santa Maria di Leuca. "A Orio Litta avremmo un programma pronto, realizzato con la Provincia, perché siamo tappa di questa staffetta e i camminatori rimarrebbero con noi il 12 e 13 agosto. Viaggeranno rappresentanti di tutte le nazioni europee. Il 13 sarebbe la giornata di riposo di questo percorso, che durerà 2 mesi, e quindi, se il Covid permetterà la manifestazione, vorremmo organizzare accoglienza, cena del pellegrino in piazza (ospitando associazioni del posto) e uno spettacolo a tema medioevale".

La staffetta onora la Francigena Lodigiana e aiuterebbe a valorizzare i territori davanti agli occhi di tutta Europa. "Il 2021 cade anche il ventennale dell’Associazione europea vie francigene, che ha rilanciato una tradizione che affonda le sue radici nel medioevo europeo – sottolinea Ferrari -. Il 30 marzo, comunque, c’è l’assemblea generale e decideremo se organizzare la staffetta e dovremo rispondere agli sponsor". La grangia, intanto, viene tenuta in ordine. Per ora ci si accontenta di usarla per le riunioni del consiglio comunale, causa restauri. "Ma i pellegrini torneranno e il turismo lento - dice sicuro il sindaco - sarà il modello per la ripresa europea".