Via a Casa e Ospedale di Comunità

I due presidi territoriali, i primi aperti in Lombardia, inaugurati al Delmati con il presidente Fontana

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di Paola Arensi

Il presidente della Regione Attilio Fontana e la vice Letizia Moratti, accolti all’ospedale Delmati, hanno inaugurato la Casa e l’Ospedale di Comunità (la prima vicino al Cup, al piano terra, l’altro al quarto piano): è la prima di cinque Case di Comunità e il primo di due Ospedali di Comunità del territorio. "Con la pandemia siamo a buon punto, intanto diamo una svolta alla sanità" ha rassicurato Fontana.

"Vogliamo una Sanità vicina al cittadino, con queste strutture e i loro operatori che diventeranno punto di riferimento della comunità – ha spiegato Moratti –. Si sarà curati come se ci si trovasse a casa, la persona sarà al centro, prima ancora della malattia. Qui c’è integrazione tra medici specialisti e di medicina generale e con i servizi socio assistenziali. Le diverse dimensioni di cura della persona vengono seguite a 360 gradi, con un raccordo tra ospedale e territorio e la presa in carico della continuità assistenziale. Uno spazio aperto 7 giorni su 7. Ci si può recare direttamente per chiedere una serie di servizi. Vengono seguiti anche i cronici a bassa intensità. Qui ci sarà anche una centrale operativa territoriale con servizio di telemedicina".

Quest’ultima sarà il perno per la presa in cura del paziente fragilecronico.

All’inaugurazione, l’assessore al Territorio e protezione civile, Pietro Foroni, e le consigliere regionali Selene Pravettoni e Patrizia Baffi. Sono stati tutti accolti dai vertici dell’Azienda socio sanitaria territoriale di Lodi, tra cui il direttore generale Salvatore Gioia e il sirettore socio-sanitario Enrico Tallarita. Sono intervenuti Francesco Passerini, presidente della Provincia, con i consiglieri Elia Delmiglio e Enrico Sansotera, alcuni sindaci del territorio, tra cui Maurizio Villa di Sant’Angelo e Sara Casanova di Lodi. Per l’occasione, insieme ai sacerdoti della città, il vescovo Maurizio Malvestiti ha benedetto i locali.

Le altre quattro Case di Comunità nasceranno a Zelo Buon Persico, Lodi, Codogno e Casalpusterlengo e un altro Ospedale di Comunità al presidio territoriale casalino. Infine è stata individuata una Casa di Comunità spoke al Parco Tecnologico Padano.

L’Ospedale di Comunità sarà destinato a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media-bassa intensità clinica per degenze brevi. Sono 660 mq, 16 posti letto in 8 camere (a regime sarà collocato al 2° piano e avrà una dotazione di 20 posti letto). Ha il compito di agevolare la transizione dei pazienti dalle strutture ospedaliere per acuti al proprio domicilio.

Nella Casa di Comunità si troveranno inoltre questi servizi: Pua (punto unico di accesso per informazioni); Cup (centro unico di prenotazione); spazi per la continuità assistenziale, con ambulatori per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta (2 studi che potrebbero diventare 4) adiacenti ai medici specialisti; punto prelievi ematici dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 10:30; programmi di screening; poliambulatori specialistici; servizi diagnostici di base; spazi per assistenti sociali per la discussione di casi complessi dal punto di vista socio assistenziale e per le associazioni di volontariato; consultorio; servizio di assistenza domiciliare di livello base, Adi, protesica, disabilità, scelta e revoca; sala riunioni e spazi per la partecipazione (comunità, Enti locali e associazioni di volontariato).