È andato dai carabinieri per avere alcune informazioni ed è stato arrestato. Così un 40enne cremasco che negli anni scorsi aveva commesso reati in Brasile. L’uomo era rientrato in Italia e si era stabilito a Vailate, ritenendo di potersi lasciare alle spalle un passato ingombrante.
Secondo quanto riferito dai carabinieri nel dispositivo del mandato di cattura internazionale emesso dallo Stato sudamericano, il cremasco nel 2019 aveva fondato una specie di banca a Itajai, nello Stato di Santa Catarina, e aveva convinto numerose persone ad affidargli dei soldi con la promessa di investirli e dare loro la possibilità di guadagni ben superiori alla media per poi invece sparire, lasciando ammanchi.
Quando il cremasco aveva fatto perdere le proprie tracce in Brasile, gli investitori che gli avevano affidato i soldi avevano presentato denuncia e le forze dell’ordine brasiliane avevano emesso un mandato di cattura internazionale con l’accusa di frode, reati finanziari e riciclaggio. Passati cinque anni dai fatti a lui attribuiti il cremasco, non avendo alcuna notizia proveniente dall’altra parte del mondo, aveva ritenuto che tutto fosse stato dimenticato. E con questa convinzione sabato si era recato nella caserma dei carabinieri di Vailate per chiedere dei documenti.
Ma i militari, per cercare di esaudire le richieste del 40enne, inserendolo nella banca dati si sono imbattuti nella richiesta di arresto internazionale, cui non hanno potuto fare a meno di ottemperare. Così l’uomo è uscito dalla caserma ma, anziché tornare a casa, è stato portato a Ca’ del Ferro dove resterà fintanto che un giudice non deciderà se ottemperare alla richiesta di estradizione emessa dal Brasile.
Pier Giorgio Ruggeri