Lodi, accreditata l’università di Veterinaria: l’Europa dice sì

Il traguardo sarà festeggiato

Una tigre siberiana operata nella clinica di Lodi

Una tigre siberiana operata nella clinica di Lodi

Lodi, 24 settembre 2019Festa grande, il prossimo 2 ottobre, nel campus universitario, per l’accreditamento europeo ottenuto dalla Facoltà di Veterinaria. «La normativa prevedeva già che le nostre lauree fossero rincosciute in Europa – spiega Mauro Di Giancamillo, direttore del Dipartimento di Medicina veterinaria – ma ora i nostri studenti potranno specializzarsi in altre università, grazie anche agli scambi promossi dall’associazione EaEve (European Association of Establishments for Veterinary Education)». «È un momento importante – rimarca Saverio Paltrinieri, direttore della clinica veterinaria –. Tutte le università hanno un riconoscimento europeo di I livello ma ad aver superato anche il II siamo, ad oggi, solo noi e Bologna. Questo accreditamento apre a tutte le opportunità post laurea. Resta un’incognita, legata alla Brexit, solo per l’Inghilterra. Una commissione europea era stata qui a Lodi, ma anche nella sede di Milano, dato che il trasferimento di Facoltà non era completo, per valutare, con una visita capillare, tutti gli aspetti dell’insegnamento, materia per materia, prima di darci l’accreditamento. La nuova sede, con potenzialità che la struttura obsoleta di Milano non poteva avere, ha avuto un ruolo». Ora si festeggia: la segreteria sta predisponendo gli inviti rivolti sia ai vertici della Statale, che agli amministratori locali, per un evento con buffet il 2 ottobre dalle 18 alle 22. Ieri nel campus è ripresa, per gradi, l’attività didattica. Si andrà a regime, con circa 2200 studenti, dal 14 ottobre, quando arriveranno anche le matricole (tra cui 83 di Veterinaria, più gli altri indirizzi). Il trasferimento dei Dipartimenti da Milano nella nuova ala, ancora semideserta ma già in buona parte arredata, invece, è ancora in corso: «Due settimane fa ci hanno dato le chiavi dei nuovi uffici – spiega Di Giancamillo –. I relativi laboratori dovrebbero essere pronti per novembre. Per cui gli uffici di docenti e amministrativi si sposteranno di pari passo con l’uso dei laboratori, ad oggi ancora attivi a Milano, comunque entro fine anno». In arrivo, in questi giorni, anche 50 mila volumi della nuova biblioteca, aperta sulla parte di edificio che fa da ponte tra Dipartimenti (dove ci sono anche due ‘meeting room’ e un’aula multimediale per le videoconferenze), e area didattica: «È stata disposta l’apertura per il 30 settembre – spiega la responsabile della biblioteca, Angela Moccia –. Ma credo che ci vorranno in realtà ancora minimo due settimane perché arrivino qui tutti i libri e le riviste: sono 25 mila di facoltà e altri 25 mila di 18 fondi librari dell’Università, tutti accorpati qui. Avremo 279 postazioni di consultazione disponibili. Fuori, invece sono 392 gli armadietti (ad apertura digitale) a disposizione degli studenti, cui sarà vietato entrare con zaini e borse per questioni di sicurezza». Tra le novità, nei corrodoi, anche i nuovi cestini per la raccolta dfferenziata dei rifiuti.