Università Veterinaria a Lodi, si riparte: cinque corsi per 400 matricole

Sono 1.200 gli studenti, cui si aggiungono 500 dottorandi . Una sede super, mancano solo i parcheggi Vittorio Moretti, presidente di un collegio didattico: "Qui gli spazi sono ampi con servizi, bar e mensa"

Ha preso il via l’anno accademico alla Facoltà di Veterinaria di Lodi

Ha preso il via l’anno accademico alla Facoltà di Veterinaria di Lodi

Lodi, 28 settembre 2022 -  Ha preso via ieri l’anno accademico della Facoltà di Veterinaria della Statale di Milano, che ha sede a Lodi. "Sono circa 1200 gli studenti, tra cui circa 400 matricole dei 5 corsi di laurea. A questi si aggiungono circa 500 persone tra dottorandi, specializzandi, assegnisti di ricerca, personale tecnico e amministrativo e 120 docenti" - spiega Vittorio Moretti, presidente del collegio didattico di 3 corsi di laurea: Allevamento e benessere animali da affezione (ingresso a numero chiuso con 120 studenti), Scienze delle produzioni animali (80), entrambi triennali, e Scienze e tecnologie della produzione animale (una cinquantina gli iscritti), magistrale. C’è poi il corso (la presidente del collegio è Gabriella Tedeschi) di Scienze Biotecnologiche veterinarie (5 anni, una circa 50 iscritti), e quello (la presidente è Silvia Modina) di Medicina Veterinaria, 5 anni.

Quest’ultimo è a numero chiuso, ma il totale è stato portato da 84 a 100 matricole per fronteggiare, anche in questo caso, come accade oggi per i medici di base, la carenza di personale a fronte dei pensionamenti, soprattutto nel settore pubblico. Se in questo caso, previa specializzazione (11 i corsi oggi presenti in Facoltà, un centinaio gli iscritti; una quarantina i dottorandi), si diventa veterinari per operare poi nel privato o nel pubblico (Ats), con gli altri corsi ci si prende cura degli animali sani, non ammalati, domestici (soprattutto cane e gatto, ma anche il cavallo), oppure da allevamento a fini alimentari (vacche da latte, bovini e suini da carne, avicoli) dalla nascita fino al piatto, o degli animali in riferimento al biotech, facendo soprattutto ricerca in laboratorio. La sessione di studio avviata ieri in Facoltà si concluderà il 23 dicembre; la seconda si terrà dal 6 marzo al 31 maggio 2023. Tra le novità organizzative c’è stata, da inizio anno, la trasformazione dei due distaccamenti trasferiti da Milano, nell’unico Dipartimento Medici Veterinari e Scienze Animali, una scelta della Statale per "centralizzare i costi". Il nuovo campus alle porte di Lodi, inoltre, ha portato, dal 2018, "un cambiamento nell’indotto studentesco, prima legato a Milano e alta Lombardia - spiega Moretti -. Ora abbiamo iscritti che arrivano da Parma o Bologna ma anche da Napoli o Bari". Sono quelli che, più di altri, hanno preso casa in affitto a Lodi.

A mancare , nella nuova sede, sono i parcheggi: "Gli studenti più che treno e bus navetta, vengono in auto e quando, come oggi, iniziano i corsi, diventa difficile trovare un posto" - aggiunge. La sede oltre la tangenziale (e forse anche gli affitti) non ha mai favorito un legame forte col capoluogo, "ma sono molti gli universitari lodigiani, anche di altre sedi, che usano la Biblioteca e le sale studio: qui gli spazi sono ampi e ci sono servizi, bar e mensa"- spiega Moretti, che fa il pendolare da Milano, dove vive: "La qualità del posto fa superare la difficoltà: qui è tutto domotizzato, quando entri in un ufficio le luci si accendono e se fuori c’è troppo sole le tende si abbassano. I la boratori sono di qualità: siamo molto fortunati".