Un mese di stagione venatoria: multe ai cacciatori per 4mila euro

La Polizia provinciale monitora anche 9 lupi lungo l’Adda

Duecentocinquantotto controlli a 361 cacciatori, 21 accertamenti e contestazioni di violazioni amministrativa. Con 4 verbali di sequestro amministrativo della selvaggina abbattuta e detenuta irregolarmente (3 fagiani e 3 conigli selvatici), in violazione alle norme sulla caccia e 4.111,78 euro di sanzioni che saranno introitati dalla Regione. E’ il bilancio della polizia provinciale, al comando di Massimiliano Castellone, a un mese dall’apertura della stagione venatoria (19 settembre). Si va dal mancato rispetto delle distanze da strade carrozzabili eo da immobili adibiti ad abitazione e a posto di lavoro, alla mancata annotazione, sul tesserino venatorio, della selvaggina stanziale abbattuta. Fino al mancato utilizzo di un indumento ad alta visibilità o al mancato pagamento delle tasse di concessione regionale o possesso del tesserino venatorio regionale. E c’è chi caccia sui terreni coltivati, o utilizza di più di 6 cani o supera il limite massimo di fauna stanziale abbattibile giornalmente.

La Polizia provinciale, nel contempo, ha anche recuperato e trasporto al C.R.A.S. Centro selvatici di Vanzago (MI) una poiana, smaltito 2 cinghiali deceduti a seguito di sinistro stradale. "Sono numeri più alti della norma, soprattutto se si prendono come riferimento i valori degli ultimi 5 anni" commenta Castellone. Inoltre, da quest’anno, si tiene controllato un piccolo branco di circa 9 esemplari di lupi che gravita lungo l’Adda. P.A.