Turni di notte in Autogrill Dagli addetti ancora "no"

Bocciata la proposta di accordo della società per l’area di servizio Somaglia. La Cgil: "Stare da soli anche solo per due ore non risolve il problema"

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di Paola Arensi

I lavoratori dicono "no" alla proposta di accordo della società Autogrill in merito all’eliminazione dei turni di lavoro in notturna nell’area di servizio di Somaglia. Il problema era stato sollevato a fine anno dopo una rapina, quando una dipendente, che si trovava dietro al bancone da sola mentre tre malviventi saccheggiavano il sito, si era sentita male. Il tema era stato trattato dai sindacati in passato e prima del Covid era stata ottenuta l’eliminazione del turno in solitaria. Poi però la società l’aveva ripristinato. Due dipendenti con poco lavoro, secondo i vertici, in quel frangente costavano troppo.

"Ma anche dopo il ritorno del lavoro alla normalità, è stato mantenuto il monoaddetto notturno", ribadiscono i sindacati. Una situazione che è stata definita "fonte di stress, segnalato, dopo un questionario, alle autorità competenti", tamponata a partire dal periodo delle festività natalizie 2021 quando, dopo i primi tavoli con Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, era stata trovata una soluzione temporanea. Si trattava di sovrapporre i turni di due dipendenti alla volta per quasi l’intera notte, lasciandoli soli soltanto due ore (anche se qui qualcuno lamentava il pericolo di smontare dal servizio nelle ore più buie).

Ora è invece saltata la firma dell’accordo previsto in questi giorni e si ipotizzano anche ulteriori azioni di protesta. Le segreterie territoriali si sono trovate davanti il "no" deciso dei lavoratori e non hanno firmato nulla. "Non vogliamo che una condizione di sicurezza e tutela della vita dei lavoratori coinvolti si trasformi in un mero problema di sostenibilità economica", incalzano.

"La proposta di accordo avanzata da Autogrill aggira e non risolve il problema del lavoro notturno in solitaria – testimonia il sindacalista Ivan Cattaneo – L’accordo che ci è stato proposto è centrato sulla regolamentazione del lavoro notturno e non sulla sua abolizione e ci è stato proposto a seguito di una condizione che prevedeva, in mancanza di una sua ratifica, il trasferimento di 78 lavoratori. Persone con limitazioni per il lavoro notturno. Situazioni che sono dovute a motivi di salute. Trasferimento inaccettabile sia perché discriminatorio, sia perché illegittimo, in quanto superiore ai 50 chilometri".

Ivan Cattaneo è convinto che nella proposta dell’azienda "sia stata prospettata come concessione ciò che in realtà Autogrill ha come necessità organizzativa e cioè il lavoro notturno, con affiancamento, nei periodi di massimo flusso di traffico. Resta scoperto un grosso periodo temporale, non andando di fatto a risolvere il problema della pericolosità del lavoro notturno solitario e soprattutto non si affronta la problematica dei fattori legati allo stress psichico. Il tema che, su nostra denuncia, è al vaglio dell’Azienda socio sanitaria territoriale di Lodi, Ispettorato del lavoro e istituzioni, sarà oggetto di discussione nella trattativa con Autogrill che, comunque, a livello nazionale, prosegue".

Il sindacalista conclude: "L’azienda ha inoltre portato avanti un tavolo parallelo sul tema, con sigle sindacali minoritarie che si sono dette intenzionate a firmare l’accordo, favorendo in questo modo le necessità aziendali anziché quelle dei lavoratori. Tale ratifica renderebbe di fatto l’accordo applicabile erga omnes".