Treni, ecco le 4 richieste dei pendolari della Bassa Lodigiana

In cima alla lista la copertura della fascia oraria tra le 17 e le 18, dopo la soppressione della corsa delle 17.30 da Milano-Rogoredo

Pendolari in stazione a Casalpusterlengo

Pendolari in stazione a Casalpusterlengo

Casalpusterlengo (Lodi) – Presentato il cahiers de doléances dei pendolari della Bassa, che mettono nero su bianco una serie di elementi di discussione per migliorare il servizio sulla tratta giornaliera da e verso Milano e cercano di dettare l’agenda dell’Amministrazione comunale su tematiche ritenute indispensabili, facendo leva sul potere di “tirare la giacca“ a Regione e Trenord.

Sono quattro le questioni che il Gruppo Pendolari di Casalpusterlengo ha riassunto in una missiva inviata al sindaco Elia Delmiglio e al presidente del Consiglio comunale. In cima alla lista, la richiesta di "verificare che ci sia un’esaustiva copertura nella fascia che va dalle 17 alle 18 per i pendolari che rientrano a Casalpusterlengo, con una soluzione che bilanci la soppressione del R2595 a partire dal 29 aprile e che l’alternativa venga certificata col prossimo orario estivo, in vigore a breve".

Il ragionamento dei pendolari verte sul fatto che, nella fascia oraria tra le 17 e le 18, è ‘scomparso’ il convoglio delle 17.30 in partenza da Rogoredo, sostituito da un treno che impiega molto più tempo, senza contare i ritardi. Inoltre i viaggiatori della Bassa, per quanto riguarda l’area della stazione casalina, puntano il dito sulla sicurezza "la cui percezione è molto scarsa", mentre parimenti lo "scalo è poco fruibile con servizi ridotti ai minimi, circostanza che genera il rischio che si trasformi in una realtà trascurata". I pendolari in tal senso chiedono un maggior controllo da parte delle forze dell’ordine.

Inoltre guardano anche al medio-lungo termine, quando la stazione sarà oggetto di riqualificazione secondo le promesse messe nero su bianco da parte di RfI in diversi tavoli di confronto con il Comune. Per far sì che lo scalo diventi luogo di fruizione e non solo di passaggio, il Gruppo Pendolari punta a essere coinvolto in un futuro faccia a faccia con i vertici ferroviari, prima che il cantiere parta "per poter seguire e apportare modifiche utili".

Infine un’ulteriore richiesta: "Si apra un confronto istituzionale con Regione e Trenord alla presenza dei rappresentanti dei viaggiatori, per definire i nuovi ‘bonus ritardi’ in modo che non siano calcolati al ribasso".