REDAZIONE LODI

Testimonial europeo dello sport Codogno lancia 365 giorni di eventi

Il riconoscimento vale una vittoria alle Olimpiadi. Il sindaco: coinvolgeremo tutti i cittadini e i comuni vicini

Prima il censimento delle realtà sportive della città, poi il dossier per raccontarle, infine la presentazione del logo (il melo cotogno, pianta tipica locale, con 5 cerchi olimpici). E adesso, ottenuto il titolo di "Comune europeo dello sport", il piano di 365 eventi, sportivi e culturali, in cantiere per un 2023 da primato. "Pensiamo di coinvolgere tutti i cittadini e i comuni limitrofi, che ci aiuteranno con l’accoglienza, in un calendario, in via di definizione, con grandi nomi, ma soprattutto che permetterà di valorizzare le realtà locali – introduce il sindaco Francesco Passerini che, con il delegato allo Sport Luigi Bassi, ha seguito l’iter e presto, forse a Bruxelles, ritirerà la bandiera ufficiale dell’ambito titolo –. Ricordiamoci che il riconoscimento concesso da Aces Europe (che esiste dal 2007e a cui possono ambire gli 8000 comuni italiani) è come una medaglia alle olimpiadi".

La cittadina conta 16.000 abitanti e 28 società sportive, alcune storicamente radicate e altre polisportive (e quindi con più specialità al proprio interno). Per un totale di 5500 tesserati, circa il 30% quindi. Tra loro il 45% è residente a Codogno e i maschi sono il 64%. Circa 2000 tesserati sono sotto i 16 anni e 900 sopra i 41, con circa 450 tra dirigenti, tecnici e volontari. Con un rapporto di 1 ogni 11 tesserati. Sono 20 le macro specialità sportive e circa il 50% dei tesserati fa agonismo. Il 50%, invece, si dedica ad attività amatoriali.

I principali sport nazionali di squadra trovano quindi riscontro, ma anche tantissime altre discipline. "Abbiamo realtà storiche e impianti considerati fiori all’occhiello in Italia, come il poligono di tiro o il motodromo – insiste orgoglioso –. Ma soprattutto tanta voglia di stare insieme e divertirsi, nella consapevolezza che lo sport è una lingua universale e che anche se non si pratica, si può seguire e apprezzare comunque. È davvero per tutti. Da qui, nel programma, l’inserimento di special olimpic per i diversamente abili. Ricordiamoci che i candidati per il 2025 sono città come Napoli, per fare un esempio. Realtà che hanno un brand sportivo quasi autonomo. Andiamone fieri".

Paola Arensi