REDAZIONE LODI

Terra ultima chiamata per salvare il pianeta

È iniziato il conto alla rovescia verso il 2030: l’uomo è chiamato a realizzare 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile

L’importanza dell’Educazione Civica insegnata nelle scuole è racchiusa nella legge 922019 “formare cittadini responsabili e attivi promuovendo la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole dei diritti e dei doveri. Non solo, ma docenti ed alunni hanno il dovere di sviluppare gli argomenti in modo trasversale. Strumento fondamentale, oltre ad una pratica attiva, è "L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile" documento sottoscritto, nel 2015, da 193 paesi della Terra riunitisi all’ONU. Si tratta di un piano d’azione per raggiungere 17 obiettivi fondamentali per la nostra vita e quella del nostro Pianeta. I Paesi che hanno firmato questo documento si sono impegnati a raggiungere questi obiettivi entro il 2030.

Dei 17 obiettivi, due meritano un approfondimento: il cambiamento climatico e le città sostenibili. Del primo in questi ultimi anni si è fatto un gran parlare grazie soprattutto alle azioni di Greta Thumberg che è riuscita a sensibilizzare le nuove generazioni che più di ogni altra subiranno le conseguenze dei comportamenti sbagliati tenuti in passato. Non è più un segreto che il riscaldamento globale sta portando troppo rapidamente cambiamenti ai quali la natura non riesce ad adattarsi: questo sta provocando siccità in zone sempre più estese e, per contro, uragani e cicloni sempre più frequenti e violenti. Inoltre il riscaldamento sta provocando un rapido scioglimenti dei ghiacciai che provoca di conseguenza l’innalzamento del livello degli oceani. Se questa tendenza non verrà bloccata, si calcola che interi territori ora densamente popolati saranno sommersi dalle acque. L’obiettivo finale dell’Agenda 2030 per questo punto è ridurre le emissioni di anidride carbonica, in particolare dovranno essere dimezzate entro il 2030 ed azzerate entro il 2050. Oltre all’impegno di ciascuno di noi nei piccoli gesti quotidiano, i governi dovranno stanziare molto denaro per far fronte agli investimenti necessari. Circa il secondo obiettivo, vediamo che oggi le città stanno diventando sempre più grandi: più della metà della popolazione mondiale abita nei centri urbani.

Questo però provoca inevitabili problemi: le città consumano molta energia (l’80% del totale mondiale), producono molto inquinamento (il 70% dell’anidride carbonica emessa in tutto il mondo), aumentano il divario tra ricchi e poveri (i ricchi abitano in zone confortevoli, i poveri in zone periferiche senza servizi). Per cambiare la rotta serve che le città diventino meno inquinate e inclusive, cioè che in tutte le zone (centrali e periferiche) ci siano gli stessi servizi: trasporti, servizi sanitari, istruzione per citare i più importanti.

Il percorso per riuscire a raggiungere gli obiettivi non è facile ma l’importanza di vincere questa sfida determinerà il futuro del nostro Pianeta e delle generazioni che verranno; se fino ad ora la Terra è stata sfruttata, d’ora in poi dovremo restituire il favore più grande che ci ha donato: la Vita.