Terapia intensiva più moderna, si torna al pre-covid

Il reparto è stato oggetto di un’importante ristrutturazione. Durante la pandemia aveva dovuto traslocare nell’ex sala parto

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La terapia intensiva dell’ospedale di Codogno, il cui personale diagnosticò nel febbraio del 2020 il primo caso in Europea di Covid 19 ricoverando Mattia Maestri, definito il paziente uno, ritorna nei suoi spazi originari dopo una robusta ristrutturazione, grazie a fondi regionali: 854 mila euro inseriti nel Piano di riordino della rete ospedaliera lombarda.

Dopo la chiusura a seguito appunto dello scoppio della pandemia e il successivo spostamento provvisorio in un’altra area ospedaliera (l’ex sala parto), il reparto è stato oggetto di un importante intervento di ristrutturazione e di ammodernamento. Gli spazi sono stati riorganizzati al meglio e sono stati dotati di strumentazioni ad altissimo livello tecnologico. I posti letto saranno quattro, così come erano prima dello scoppio della pandemia, mentre dal mese di giugno di due anni fa fino al maggio di quest’anno, negli spazi provvisori i posti letto erano sei. La nuova terapia intensiva è già dunque operativa nei locali originari rimessi a nuovo e attualmente non vi sono ricoverati pazienti affetti da Covid 19.

L’Asst di Lodi ha messo in calendario il taglio del nastro ufficiale per sancire pubblicamente la nuova vita della terapia intensiva e quindi il prossimo 6 luglio alle 12 si terrà l’inaugurazione con la visita. Sarà presente, oltre ai vertici dell’ente sanitario e dell’amministrazione comunale, l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti.

Mario Borra