STEFANO ZANETTE
Cronaca

Tentato omicidio e rapina Ragazzo accoltellato In carcere l’aggressore

Un sedicenne portato al Beccaria. Il fendente per avere la droga senza pagarla. Denunciati per il possesso dello stupefacente anche la vittima e la sua fidanzata.

Tentato omicidio e rapina  Ragazzo accoltellato  In carcere l’aggressore
Tentato omicidio e rapina Ragazzo accoltellato In carcere l’aggressore

di Stefano Zanette

I sospetti lanciati subito da chi abita in paese sono stati confermati dai rapidi sviluppi delle indagini dei carabinieri. Che in Vicolo della Gatta a Marcignago ci fosse un illecito giro di spaccio di droga, nell’ambito del quale sarebbe maturato l’accoltellamento di domenica pomeriggio, ora non è più solo un’ipotesi. Le immediate indagini svolte dai carabinieri della Compagnia di Pavia hanno portato a un duplice risultato. Innanzitutto il fermo del presunto responsabile di tentato omicidio e rapina, un ragazzo di soli 16 anni che è stato portato al carcere minorile Beccaria di Milano, a disposizione dell’autorità giudiziaria competente, la Procura del Tribunale dei minori del capoluogo lombardo. E anche il deferimento, in stato di libertà, alla Procura di Pavia, del ferito, 21enne di Marcignago, e della fidanzata, 18enne di Siziano, accusati di detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio.

I carabinieri hanno così risolto in poche ore quel che era successo domenica pomeriggio a Marcignago, dove nella stradina che termina nella zona a fianco di una palazzina già completata ma ancora disabitata, era stato soccorso il 21enne colpito da una coltellata all’addome. Il ragazzo è stato operato nella notte al San Matteo, dove resta ricoverato ma fuori pericolo. Indagando sull’accaduto, i militari hanno scoperto che la vittima dell’accoltellamento aveva dato appuntamento al 16enne, già noto alle forze dell’ordine, per vendergli della droga, verosimilmente hashish. Ma il ragazzo voleva il ‘fumo’ senza pagarlo, così avrebbe strappato la droga dalle mani del venditore colpendolo con la coltellata all’addome. I carabinieri hanno sequestrato un grosso coltello da cucina, di oltre 30 centimetri, ritenuto l’arma del delitto.