
di Paola Arensi
A gennaio partiranno i lavori di completamento dello scolmatore di Massalengo nel tratto a valle della Provinciale 23, che collega il paese a Borghetto Lodigiano. I soldi, mezzo milione, rientrano nel “Piano regionale 2020 per il rilancio economico“, interventi urgenti e prioritari per la difesa del suolo e la mitigazione dei rischi idrogeologici del territorio lombardo. L’intervento, da concludersi entro l’estate, non provocherà disagi viabilistici ma ridurrà il rischio di esondazione dei canali locali e di alluvioni come quelle che hanno già messo in ginocchio il territorio. Come il temporale dell’ottobre 2019, con 130millimetri d’acqua caduta in un’ora; e come un mese con 200 millimetri orari. Eventi estremi che hanno tempi di ritorno sempre più brevi, anche 5 e 3 anni.
"Tempi di ritorno che, dopo i lavori previsti allo scolmatore, si spera arrivino solo ogni circa 16 anni", hanno ribadito i tecnici l’altra sera all’annuncio dei lavori. L’episodio più ridotto di un mese fa, tra l’altro, per la prima volta ha permesso di attivare le misure di sicurezza del protocollo sancito con il Consorzio Muzza. "Abbiamo studiato il territorio per gestire le criticità e rimediato al problema accendendo idrovore agricole per spostare l’acqua tra i fossi, diminuendo il rischio di allagamento del paese – ha spiegato il primo cittadino Severino Serafini – Ci siamo riusciti, a parte qualche problema di tipo fognario in alcune vie". Alla serata hanno partecipato Pietro Foroni, assessore regionale a Territorio e Protezione civile; Ettore Grecchi, presidente del Consorzio di Bonifica Muzza Bassa Lodigiana; l’ingegner Marco Chiesa, direttore generale del Consorzio; l’ingegner Marco Belloni della Protezione civile di Settala, Comune che vive una situazione simile a quella di Massalengo. Tante le Protezioni civili arrivate all’incontro per conoscere le novità.
"L’intervento che andrà in appalto a fine anno riguarda lo scolmatore nel tratto C, l’ultimo che manca per completare opere partite 20 anni fa con l’amministrazione di Mario De Marco", ha ribadito il sindaco. Fino a oggi una vasca volano raccoglieva le acque che drenavano lentamente in un canale molto vecchio presente in campagna "mentre dopo i lavori questi spazi si svuoteranno mano mano che pioverà – ha anticipato il sindaco Serafini – Non dovremo più preoccuparci di buttare noi l’acqua in un fosso parallelo, con le idrovore. Andrà direttamente nel colatore Muzza". Infine l’appello ai privati: "Chiedano consiglio a professionisti per attrezzarsi con pompe, paratie, idrovore, valvole di non ritorno".