Stop alla rottamazione delle cartelle "È un’offesa ai cittadini rispettosi"

Il Consiglio comunale di Casale Cremasco ha scelto di non aderire al condono previsto dalla nuova legge

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di Piergiorgio Ruggeri

Il Consiglio comunale del paese cremasco ha deliberato, tra i primi in Italia, di non aderire al condono degli interessi sulle cartelle esattoriali fino ai mille euro a carico dei cittadini che riguardino crediti fiscali affidati all’ente di riscossione dell’Agenzia delle entrate e non dello Stato. Nella pratica, questa decisione si traduce così: se un cittadino deve al Comune una somma fino a mille euro, non viene applicata la rottamazione prevista dalla nuova legge ma deve pagare al Comune sia la sanzione sia gli interessi dovuti.

Il sindaco Antonio Grassi (nella foto in alto) commenta: "È stata una scelta politica più che amministrativa presa nella massima libertà, tant’è vero che due consiglieri hanno votato contro. Sono molto soddisfatto di questa decisione, perché penso che sarebbe stato un affronto verso i cittadini rispettosi della legge. Secondo me, se ci sono delle regole devono essere rispettate; ogni forma di condono mina questo principio. Ringrazio anche il segretario Massimiliano Alesio per il contributo che ci ha dato nel capire i termini della questione".

La delibera approvata elenca le valutazioni che hanno portato i consiglieri a prendere la decisione. "Ricordo che ogni forma di condono – sostiene il sindaco – determina violazioni di principi anche costituzionali, e che per perseguire il chiaro interesse monetario di far cassa vengono determinate nefaste conseguenze tra cui un’ingiustificata rottura dell’uguaglianza nell’applicazione della legge". Con la rottamazione si stabilisce che taluni cittadini possano non pagare i tributi. Il condono poi determina una percezione di impunità. Il ripetersi costante dei condoni invita taluni a non pagare i tributi fidando appunto in una prossima sanatoria fiscale. "Occorre tener conto che la Corte Costituzionale – conclude Grassi – da tempo ha assunto una posizione negativa in merito ai condoni. Anche recentemente ha affermato: “Dovranno essere evitati interventi di rottamazione o stralcio contrari al valore costituzionale del dovere tributario e tali da recare pregiudizio al sistema dei diritti civili e sociali tutelati dalla Costituzione“. E noi ci siamo adeguati".