di Mario Borra
Tavolo di confronto ieri mattina in Prefettura a Lodi tra i rappresentanti dell’associazione Vivambiente e il prefetto sul tema caldo del transito dei mezzi pesanti nel tratto urbano della Provinciale 27 di Castelnuovo Bocca d’Adda.
Circostanza che ha portato alla mobilitazione degli attivisti attraverso una clamorosa protesta attuata alle prime luci del mattino del 5 ottobre con la posa di sei striscioni sui muri del paese. "A loro i profitti, a noi i danni", "Vogliamo la Sp 27 più sicura", "No Tir", "Basta puzze" erano solo alcuni degli slogan messi nero su bianco su diverse lenzuola.
Il passaggio di trattori agricoli e di mezzi che trasportano soprattutto fanghi di depurazione causano, secondo Vivambiente, miasmi, inquinamento, rumore, degrado dei manti stradali e sbriciolamento dei muri delle case. "L’incontro si è svolto in un clima di estrema cordialità e disponibilità – spiega Fabiano Cabrini, referente del gruppo – Il prefetto condivide le preoccupazioni dei cittadini e si adopererà per rendere più efficienti i controlli da parte delle forze dell’ordine, carabinieri e polizia, restando l’impegno reciproco a incontrarsi di nuovo per capire cosa sia cambiato".