
La sala d’ingresso dello scalo ferroviario con alcune persone sedute sulle poche sedie a disposizione (Cavalleri)
Lodi, 27 agosto 2018 - Tutti i giorni la stazione di Lodi si riempie di migliaia di lavoratori e studenti in viaggio per arrivare in ufficio, all’università o a scuola. E nell’ultimo periodo si è riempita anche di numerose persone in partenza per le vacanze. Eppure, lo scalo mostra la carenza o addirittura l’assenza di alcuni servizi di cui dovrebbe essere dotato. Una volta entrati nell’edificio, voltandosi verso destra ci si trova di fronte a una biglietteria che rimane aperta dalle 6 alle 20 circa soltanto nei giorni infrasettimanali, mentre nei weekend è chiusa. Nei giorni festivi i viaggiatori possono quindi acquistare i titoli di viaggio soltanto in tre biglietterie automatiche: due di Trenitalia, di cui una funzionante solo con le carte di credito, collocate proprio di fianco alla biglietteria vera e propria, e una di Trenord, che però si trova in una saletta tra l’atrio e la caffetteria e che, oltre a non accettare pagamenti elettronici, non eroga un resto superiore a 9,95 euro.
Ciò allo stato attuale, dà luogo alla formazione di vere e proprie code quando, verso i primi giorni di ogni mese, i pendolari lodigiani devono rinnovare il proprio abbonamento. Su questa situazione pesa sicuramente anche la chiusura dell’edicola, che fungeva anche da punto vendita di biglietti e abbonamenti e che oggi ha le serrande completamente abbassate e nessun cartello di cedesi attività, nonostante abbia ancora esposti gli orari di apertura e anche l’annuncio di rivendita di titoli di viaggio. La stazione è anche carente dal punto di vista dell’accessibilità ai disabili e del numero dei posti a sedere nel corpo principale: dei quattro ascensori previsti per accedere al sottopassaggio che porta ai binari attualmente ne è attivo soltanto uno, che però permette la sola discesa e non la salita, quindi una volta scesi bisogna in ogni caso usare le scale per poter risalire; l’ex sala di aspetto è stata chiusa da anni e trasformata in una sala bar con tavoli e slot machine, mentre nei pressi della biglietteria sono presenti soltanto sette sedie alle quali i viaggiatori possono appoggiarsi mentre aspettano un treno, magari in ritardo. Le alternative sono costituite dal bar della stazione, dove è obbligatorio effettuare una consumazione per potersi sedere, o dalle – poche – panchine collocate sui binari, che però sono all’esterno e quindi non particolarmente adatte a lunghe soste nei mesi più freddi e più caldi.