Spaccio e violenza, sorvegliato speciale

Un ventinovenne non potrà più uscire senza prima avvisare le forze dell’ordine

Spaccio e violenza, sorvegliato speciale

Spaccio e violenza, sorvegliato speciale

Accusato di aver commesso diversi reati in città, scatta la misura di prevenzione della “sorveglianza speciale“ di pubblica sicurezza, con la prescrizione del divieto di soggiorno nel comune di Sant’Angelo Lodigiano. A un italiano di 29 anni sono stati contestati, dal 2016 ad oggi, i reati di spaccio, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, violenze e minacce in ambito familiare e daspo sportivo. Questo ha portato il Questore di Lodi Pio Russo (in qualità di autorità provinciale di Pubblica sicurezza) a proporre la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con la prescrizione del divieto di soggiorno a Sant’Angelo. È stata la divisione anticrimine della Questura lodigiana, dopo vari accertamenti, a presentare la misura, poi accolta, al Tribunale di Milano, sezione autonoma misure di prevenzione. Il 29enne era stato recentemente colpito da una ordinanza cautelare agli arresti domiciliari emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lodi. Misura scattata al termine di un’indagine della squadra mobile in merito allo spaccio di stupefacenti.

La sorveglianza speciale include una serie di prescrizioni alle quali il destinatario deve attenersi: non detenere armi, non allontanarsi dalla propria dimora senza preventivo avviso alla polizia, non associarsi abitualmente a persone che abbiano subito condanne o sottoposte a misure di sicurezza, non accedere agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico intrattenimento, non rincasare la sera più tardi di una certa ora e non uscire di casa al mattino prima di una determinata ora. P.A.