Lodi, 24 settembre 2024 – Vende alcolici a minorenni ed espone alimenti scaduti, negozio chiuso per dieci giorni. Il questore di Lodi Pio Russo ha fatto mettere i sigilli, per 10 giorni, a un esercizio di vicinato di corso Vittorio Emanuele a Lodi, in pieno centro.
La polizia ha eseguito l’ordine, notificando al titolare la decisione. Il blitz è scattato dopo controlli della squadra di polizia amministrativa e di sicurezza delle Questura. C’erano infatti state segnalazioni di cittadini relative a schiamazzi e turbative alla quiete pubblica e gli inquirenti volevano vederci chiaro. Episodi che si sarebbero verificati nelle immediate pertinenze della vetrina interessata. Finché, sabato 21 settembre 2024, i poliziotti hanno rilevato alcune violazioni della normativa di settore, per la Questura “sintomatiche di una conduzione del locale, non solo in contrasto con l’ordinamento, ma soprattutto foriera di rischi per l’ordine pubblico e la salute collettiva, in particolare dei minori, strettamente connessa alla vendita a quest’ultimi di bevande alcoliche”.
Gli agenti si erano infatti appostati vicino al locale, quando hanno visto tre ragazze minorenni uscire dal locale con bevande alcoliche. Si è quindi scoperto fossero state acquistate senza che il titolare avesse chiesto loro il documento di identità per accertarsi che fossero maggiorenni. Da qui la contestazione della violazione della norma che vieta la vendita di alcolici ai minori di 18 anni. Nel corso delle attività ispettive, il personale della Polizia di Stato ha poi rilevato ulteriori violazioni, in particolare l’assenza del cartello recante l’indicazione del divieto di fumo e l’esposizione, sugli scaffali, di alimenti, destinati alla vendita, scaduti da oltre un anno.
Così sono state verbalizzate sanzioni pecuniarie per un ammontare complessivo di euro 4.234 euro. L’attività istruttoria condotta dai poliziotti ha consentito, infine, di rilevare come il titolare, nel 2021, fosse stato già sanzionato, per aver consentito agli avventori di accedere al locale senza la mascherina imposta dalle misure di contenimento del contagio da Covid – 19. Quindi il Questore ha emesso il provvedimento di sospensione della licenza. Se il titolare dovesse perseverare nella cattiva gestione dell’esercizio pubblico, rischierebbe la revoca definitiva del documento.