Somaglia, "Al lavoro scortati dai parenti, con la paura dei criminali"

I dipendenti dell’Autogrill di Somaglia ribadiscono il malessere causato dai turni notturni in solitaria

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Somaglia (Lodi) - Mentre i sindacati incalzano l’Agenzia di tutela della salute per avere risposte celeri sul caso Autogrill di Somaglia Est e Ovest, arriva la voce dei lavoratori. Raccontano come sopravvivono al malessere psicologico dei turni notturni in solitaria quando si sentono "alla mercé dei malintenzionati. Ci accompagnano i parenti da casa, come fossimo bambini. Ma questo è l’unico modo per sopportare la paura". Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil otto mesi fa hanno chiesto di esprimersi all’Agenzia di tutela della salute presentando un dossier sulle condizioni psico-fisiche dei lavoratori. Al momento però, nessuna risposta. Dall’Ats, infatti, confermano che "c’è un’indagine in corso" ma allo stesso tempo tacciono: "Al momento non possiamo dire nulla in merito".

Aveva aumentato i timori, in particolare, la rapina avvenuta tra il 22 e il 23 novembre, quando l’unica dipendente in servizio si è sentita male. Intanto le sigle sindacali, per voce diretta di Alida Fontana, Rsu di Cgil Fisascat, spiegano come si percepisce il disagio. "Abbiamo paura. Una collega, ad esempio, si fa accompagnare al lavoro dal proprio compagno, che le tiene compagnia nel timore accada qualcosa".

E ancora: "Ci sono anche madri e padri che ci sostengono, siamo provati. Chiunque infatti, essendo Autogrill di vetro su tre lati, potrebbe controllarci per passare all’azione dalle 22 alle 6, durante i turni notturni, spesso sono caratterizzati dalla nebbia". La polizia di Stato intanto ha notificato una custodia cautelare a tre ragazzi, due italiani e un tunisino già noti e reclusi, accusati del blitz a Somaglia Est. "Fatichiamo persino ad andare ai servizi – continua la portavoce dei lavoratori – per non lasciare scoperta la postazione e rischiare furti. E pregando passi una pattuglia delle forze dell’ordine a bere il caffè per poterci allontanare pochi minuti in serenità".

Poi c’è anche "l’eventualità di sentirsi male e non ricevere tempestivo aiuto", insistono all’unisono i sindacalisti Ivan Cattaneo di Filcams Cgil, Massimo Cuomo di Filcams, Michele Tamburrelli di Uiltucs, Maria Romani di Uiltucs, Daniele Gariboldi Filcams Cgil, Sara Mangone di Fisascat Cisl e il rappresentante lavori sicurezza (Rls) Enrico Chiesa. Interpellata, su queste questioni Autogrill ha preferito non entrare.

"Chiediamo ancora una volta a chi di competenza di non rischiare sulla salute e la sicurezza dei lavoratori – conclude Cattaneo – Piuttosto, se come ci è stato detto è una questione economica, anche se dopo il Covid i clienti sono tornati, chiudiamo l’Autogrill periodicamente la notte e garantiamo il turno in due nei momenti di maggior affluenza".