Paolo Cavallanti, presidente del Club alpino italiano di Codogno, continuerà a governare il sodalizio. Il 55enne, manager di una multinazionale giapponese (si occupa di sostenibilità nella manifattura), è stato confermato presidente per il 2020-2023 e lavorerà nel Consiglio con il vice Andrea Paganini, il tesoriere Carlo Braghieri, il segretario Giuseppina Anelli, i consiglieri Giuliano Cominetti, Giovanni Vischio, Mario Rossi, Mario Zafferri, i revisori dei conti Giuseppina Anelli, Elena Foroni, Simone Marzolini e il past president Mariano Marcotti. Cavallanti è socio del Cai di Codogno dal 1985 dove ha ricoperto le cariche di consigliere, segretario, vicepresidente e presidente. Istruttore sezionale di Alpinismo dal 1999 alla Scuola di alpinismo "Dodi" del Cai Piacenza, dal 2007 Cavallanti è istruttore di alpinismo ed è stato più volte direttore di corsi. Dal 2018 è istruttore neve e valanghe. Ama l’alta montagna, le vie di roccia in quota e le cascate di ghiaccio e svolge un’intensa attività di scialpinismo. "E’spesso in cordata con Luisa, sua moglie, con la quale condivide da sempre la grande passione per la montagna. Anche i due figli, Daniele e Martina, amano la montagna, lo sci e i grandi itinerari alpini", spiegano dal Cai. "Lavorerò nel segno della continuità col Consiglio e i soci" assicura. Il gruppo ha ottenuto il riconoscimento nazionale per le Best practices (Buone pratiche e organizzazione). P.A.
CronacaSezione Cai di Codogno promossa a livello nazionale È esempio di “best practices“ e c’è il nuovo direttivo