MANUELA MARZIANI
Cronaca

Serrande chiuse in centro. Sparito un negozio su tre. I commercianti: "Mai ascoltati"

Le vie dello shopping soffrono la crisi, si fanno avanti solamente attività di ristorazione. L’incontro con i candidati sindaco per chiedere maggiore attenzione sui problemi sollevati.

Pavia – Serrande abbassate, vetrine oscurate e molti cartelli “Affittasi“. Il cuore della città, quel centro commerciale naturale del passato, sta perdendo la sua identità. Sono 33 i negozi chiusi. Aprono numerose attività di ristorazione, take away, bar, mentre le altre tipologie commerciali arrancano. A pagare il prezzo maggiore è corso Garibaldi, che una volta aveva una varietà di negozi mentre oggi ha 14 vetrine spente. Anche la via dello shopping per eccellenza, Strada Nuova, ha 7 serrande abbassate e 5 negozi in corso Cavour. "Chi ha investito nell’acquisto di un negozio - ha detto Davide Bisi, vicepresidente nazionale e provinciale di Fimaa (Federazione italiana agenti immobiliari) - oggi ci rimette. Deve pagare le tasse e non introita l’affitto. La situazione è devastante. I canoni di locazione sono troppo alti e a causa della trasformazione del commercio scompaiono i negozi di abbigliamento e gli alimentari".

Mediamente, stando al borsino immobiliare redatto dalla Fimaa, l’affitto di un negozio in centro costa dai 150 ai 200 euro al metro quadro, dai 130 ai 140 euro in una via meno frequentata. Come accade in via Mascheroni dove però il panorama non cambia e sono 7 i negozi sfitti. Negli ultimi tre anni il centro storico di Pavia ha visto sparire il 30% dei negozi di vicinato. A soffrire di più sono state le edicole, le librerie e le attività a conduzione familiare. In particolare i negozi di medie metrature accusano maggiormente il colpo.

Per parlare del futuro del commercio in una città turistica come Pavia, il Comitato Centro Storico ha invitato i cinque candidati sindaco (Alessandro Cantoni per il centrodestra, Michele Lissia per il centrosinistra, Paolo Walter Cattaneo di Rifondazione comunista, Francesco Signorelli di Potere al popolo e Francesco Grisolia del Partito comunista dei lavoratori). "L’amministrazione comunale non ci ha mai ascoltati - hanno detto i commercianti - e non si è neppure preoccupata della manutenzione del mercato ipogeo". All’incontro non ha potuto essere presente Lissia, che ha partecipato alla funzione dedicata alla Sacre Spine, gli altri candidati hanno riconosciuto la mancanza di attenzione soprattutto nel settore cultura e hanno promesso un maggiore impegno e la realizzazione di un centro congressi che a Pavia, città di Irccs e un antico ateneo, manca.