
Alice Madonini mostra la stalla
Secugnago (Lodi) - Trentacinque capi bovini presi a coltellate e otto manze morte dopo essere state colpite ripetutamente con estrema crudeltà. Si allunga purtroppo il bilancio della mattanza all’interno della azienda agricola Fornelli di Secugnago, di proprietà della famiglia Madonini, avvenuta nella notte tra martedì e mercoledì a opera di sconosciuti. L’allarme era scattato alle 5 del mattino di mercoledì quando il mungitore si era trovato davanti a uno scenario raccapricciante: una manza di undici mesi massacrata con più di venti fendenti sferrati alla pancia, alla schiena, al collo e pure al volto ed altre venti mucche pugnalate di cui una morta alcune ore dopo per le lesioni interne. Nella notte tra mercoledì e giovedì, però, il numero degli animali deceduti è aumentato: altri sette non ce l’hanno fatta e pure il numero delle manze colpite, dopo una verifica più approfondita (all’interno dell’azienda ci sono circa 500 capi), è salito da venti a 35, gran parte dei quali feriti fortunatamente con tagli leggeri e guaribili.
Il raid è stato sicuramente compiuto da più persone che sapevano anche dove colpire gli animali con maggiore efferatezza: hanno infatti accoltellato alla pancia anche alcune manze gravide di otto mesi. Il blitz è avvenuto in piena notte, sicuramente dopo mezzanotte, quando il mungitore è andato a riposarsi e prima delle cinque quando è ritornato. La banda è quasi sicuramente entrata in azienda saltando un fossato vicino alla stalla e ha poi agito colpendo le mucche ospitate in diversi recinti distanti tra di loro. Nessuno però sembra aver udito nulla, nemmeno i lamenti delle manze ferite. Sul caso, dai contorni sicuramente misteriosi, stanno indagando gli uomini del gruppo Forestale dei Carabinieri, giunti sul posto con i veterinari dell’Ats di Lodi.
Nessun avvertimento né minacce sono arrivate nel periodo precedente all’assalto ai titolari della cascina e dunque, anche per la famiglia degli allevatori, ieri, le domande erano sempre le stesse: chi è stato? E soprattutto perché? Tracce evidenti del passaggio dei massacratori di bestiame sembra non ce ne siano, se non qualche impronta che è comunque al vaglio degli inquirenti. "Spero non facciano danni da altre parti. Noi non abbiamo alcun sospetto" ha ribadito ieri sconsolata la titolare, Alice Madonini.