PAOLA ARENSI
Cronaca

Scuola d’arte Bergognone a rischio dissesto: all’asta le opere per salvare i Folligeniali

La struttura fondata a Lodi da Angelo Frosio è frequentata da una ventina di persone fragili e disabili mentali

La scuola Bergognone di Lodi

La scuola Bergognone di Lodi

Lodi, 13 novembre 2023- “Siamo in difficoltà perché anni fa abbiamo preso impegni per mettere in sicurezza il canale che circonda la scuola, a tutela dei nostri ragazzi e chi aveva promesso di aiutarci, non l’ha fatto”. E’ la spiegazione di Angelo Frosio, eclettico presidente della scuola d'arte Bergognone, struttura frequentata ogni giorno da decine di Folligeniali, persone di tutte le età, con disabilità mentali, fondata quasi mezzo secolo fa dallo stesso Frosio.

“Avevamo un progetto e documenti firmati da istituzioni che dovevano sostenerlo, invece abbiamo dovuto affrontare da soli una spesa di 130mila euro per mettere in sicurezza il canale a fianco a noi e da allora le difficoltà sono state tantissime. E anche se noi promuoviamo l’arte come amore, fra i primi a promuovere l'espressione artistica come mezzo di recupero e valorizziamo la figura femminile, con 8 dipendenti donne, nessuno ha più fatto passi avanti per venirci incontro. Solo passerelle pubblicitarie”, insiste l’artista.

Frosio, quindi, per andare avanti, ha deciso di vendere all'asta i suoi gioielli d'arte, per continuare a far studiare i ragazzi fragili. Fra le opere scelte per sostenere la struttura ci sono un disegno di Pablo Picasso, un'opera di Piero Manzoni e un crocifisso ligneo legato a Papa Giovanni XXIII. “Io sono ambasciatore della cultura lituana nel Mondo, ho fatto 3 università e dico che purtroppo, a Lodi, ci sono solo enti inutili e quindi preferisco agire per continuare a dare la possibilità ai 20 ragazzi fragili che ospitiamo, alcuni senza famiglia, di stare con noi, a dipingere, suonare, fare l’orto”. “Metterò all’asta anche un presepe ligneo fatto da un artista del baltico e che è dietro la mia scrivania. E anche un Fattori, quadro che vale tantissimo, di due metri per tre. I genitori volevano fare una denuncia, io non voglio, metto all’asta tutto e basta” conclude.