CASALPUSTERLENGO (Lodi)
Smascherata una frode fiscale per l’utilizzo illecito di manovalanza, maxi sequestro da 5 milioni di euro. I finanzieri del Comando provinciale di Lodi hanno eseguito un sequestro preventivo emesso dal gip di Lodi per oltre 5milioni e 100mila euro. Dieci persone residenti tra Milanese e Basso Lodigiano sono state denunciate. In particolare, le indagini svolte dai militari della Compagnia di Casalpusterlengo, con il coordinamento della Procura di Lodi, hanno portato a individuare un meccanismo di frode fiscale nei settori della logistica e del confezionamento di prodotti cosmetici. Sarebbero state utilizzate tre cooperative “cartiere“ di Milano. Un modo, secondo i finanzieri, per produrre fatture per operazioni giuridicamente inesistenti. Questo nei confronti di un’impresa operativa e strutturata nel Basso Lodigiano, che avrebbe utilizzato operai e bassa manovalanza. Ma, secondo gli accertamenti, queste cooperative non avrebbero una struttura operativa o patrimoniale, sarebbero prive di valide ragioni economiche e avrebbero soggetti prestanome. Insomma, l’accusa è di essere solo "contenitori di operai". Realtà che quindi si sarebbero limitate, nel tempo, ad assumere solo formalmente la forza lavoro che era "di fatto" alle dirette dipendenze della società lodigiana finita nel mirino dei militari. Il faro delle fiamme gialle si è acceso anche sulla stipula di contratti di subfornitura nulli, intercorsi, nel tempo, tra l’impresa committente e le tre cooperative cartiere. Sarebbe emerso un totale imponibile di elementi attivi e passivi, derivanti dall’emissione e annotazione di false fatture, dal 2015 al 2020, per oltre 17.100.000 euro.
Da qui il sequestro preventivo per un importo che, per la finanza, sarebbe il profitto dei reati penal-tributari contestati. I finanzieri pertanto, hanno dato esecuzione al provvedimento giudiziario, sotto la cura del pm Giulia Aranio e sottoposto a vincolo sul conto delle imprese interessate e degli indagati, anche a seguito di attività di perquisizione: 7 proprietà immobiliari, la cifra di 68.058 euro, quale disponibilità finanziaria su rapporti bancari, quote societarie per 157.788 euro, riconducibili a 12 imprese, 9 automezzi. I denunciati sono amministratori delle imprese coinvolte. Risponderanno di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, emissione di fatture o altri documenti, per operazioni inesistenti ed occultamento o distruzione di documenti contabili. La società lodigiana risponderà poi per la responsabilità amministrativa.