PAOLA ARENSI
Cronaca

Scavi per la fibra e strade rovinate. È protesta

CODOGNO (Lodi) Strade sconnesse, marciapiedi rattoppati alla meglio e cantieri che sembrano spuntare all’improvviso, senza alcun preavviso per i residenti. La...

CODOGNO (Lodi) Strade sconnesse, marciapiedi rattoppati alla meglio e cantieri che sembrano spuntare all’improvviso, senza alcun preavviso per i residenti. La...

CODOGNO (Lodi) Strade sconnesse, marciapiedi rattoppati alla meglio e cantieri che sembrano spuntare all’improvviso, senza alcun preavviso per i residenti. La...

CODOGNO (Lodi)

Strade sconnesse, marciapiedi rattoppati alla meglio e cantieri che sembrano spuntare all’improvviso, senza alcun preavviso per i residenti. La protesta, accesa, arriva dai banchi dell’opposizione: durante l’ultima seduta di Consiglio comunale, Rosanna Montani (nella foto) della lista Codogno 2.0 ha puntato il dito contro i lavori per la posa della fibra ottica e altri interventi in corso sul suolo di Codogno. "La città è deturpata – ha affermato – e i disagi sono continui, soprattutto per chi si trova con scavi davanti agli ingressi di casa o ai passi carrai, senza aver ricevuto nemmeno un avviso". La consigliera ha chiesto chiarimenti sugli strumenti di controllo da parte del Comune sull’operato delle imprese esecutrici. I lavori, in particolare quelli per la posa della fibra ottica, sono destinati a proseguire sino a fine 2026. Ma secondo Montani, in molte vie i ripristini effettuati dopo gli scavi sono stati "approssimativi e poco curati". L’assessore ai Lavori pubblici Luigi Mori ha ammesso le difficoltà di gestione: "Purtroppo il problema è diffuso e riguarda anche altri comuni. Attualmente per la fibra stanno operando due aziende: una ci comunica con anticipo le zone interessate, l’altra invece fornisce informazioni in modo frammentario". Mori ha spiegato che, in teoria, ogni ditta dovrebbe inoltrare una richiesta all’ufficio manutenzioni, o in alcuni casi alla polizia locale, e predisporre un’adeguata segnalazione per la cittadinanza. "Ma nei fatti – ha aggiunto – riceviamo informazioni incomplete e spesso i ripristini restano provvisori per mesi. Inoltre le risorse dell’ufficio manutenzioni sono ridotte e fatichiamo ad attuare i controlli. Stiamo chiedendo supporto alla polizia locale, anche valutando l’istituzione di una vigilanza dedicata a queste situazioni". Paola Arensi