
San Fiorano, il luogo della tragedia
San Fiorano (Lodi), 20 aprile 2018 - Dramma ieri pomeriggio in mezzo alla campagna di San Fiorano nei pressi della Cascina Carbonara Prima: il titolare dello storico vivaio, Domenico Antonelli, 59 anni, è deceduto schiacciato sotto il peso del trattorino che stava conducendo. Il tragico episodio è avvenuto nel pomeriggio poco dopo le 16: l’uomo stava guidando il mezzo con attaccato una piccola botte per irrorare le piante quando è successo l’imprevedibile. Secondo quanto appreso, stava percorrendo una stradina abbastanza larga tra un fossato e il boschetto di piante da ornamento che vengono coltivate e posate in giardini e parchi: ad un certo punto, però, l’uomo ha perso il controllo del mezzo che è finito dritto nel fossato ribaltandosi.
Purtroppo il 59enne è rimasto sotto. Subito è scattato l’allarme: sul posto è arrivato in un lampo un parente che ha fatto scattare la mobilitazione mentre un operaio dell’azienda ha sollevato il trattorino con il braccio meccanico. Sul posto sono arrivati successivamente i vigili del fuoco del distaccamento di Casale, l’ambulanza del 118 e i carabinieri della stazione di Codogno. Gli operatori sanitari hanno cercato di rianimare il 59enne, ma alla fine hanno dovuto arrendersi: purtroppo Antonelli non ce l’ha fatta. Sul posto è intervenuta, come prassi vuole in questi casi, l’Ast di Lodi in quanto si configura come incidente sul lavoro. Non è escluso che Antonelli abbia avuto un malore prima che il piccolo mezzo agricolo finisse dritto nel fossato. Successivamente la salma, dopo il via libera dell’autorità giudiziaria, è stata trasferita presso la camera mortuaria in attesa della restituzione ai famigliari.
Antonelli e la sua famiglia sono molto conosciuti in paese e in zona e la dolorosa notizia della morte del 59enne si è subito sparsa: Domenico viveva a a Sant’Angelo Lodigiano e lascia la moglie ed un figlio di 20 anni. Affranto il sindaco Mario Ghidelli. «Sono molto dispiaciuto per quanto è successo perchè lo conoscevo molto bene così come tanti sanfioranesi che lo hanno sempre apprezzato come uomo e professionista nel suo settore. Proprio poche settimane fa aveva donato al comune 56 alberi che sono stati recentemente posati lungo la ciclabile verso Santo Stefano: questo a dimostrazione della sua generosità e del suo attaccamento al territorio visto che ormai le sue radici, anche se abitava a Sant’Angelo, erano qui nella Bassa. Quelle piante rimarranno a suo imperituro ricordo».