PAOLA ARENSI
Cronaca

San Colombano, disagi sugli autobus: nessuna soluzione all'orizzonte

Trasporto pubblico locale nel mirino dei pendolari

Un pullman della Line

San Colombano al Lambro (Milano), 3 gennaio 2020 - Continue lamentele per disservizi nell'ambito del trasporto pubblico locale, il Comune interagisce con l'agenzia preposta “ma per adesso non ci sono margini di miglioramento”. Parla chiaro la comunicazione dell’amministrazione comunale di San Colombano che ha cercato di aiutare i pendolari del trasporto su gomma e risolvere alcuni disagi.

L’ente locale ha contattato l’agenzia per il trasporto pubblico locale della città metropolitana e il consigliere delegato ai trasporti della città metropolitana Siria Trezzi. Per quanto riguarda l'aumento dell'abbonamento della tratta San Colombano al Lambro-Milano, il nuovo sistema tariffario integrato del bacino di mobilità, entrato in vigore 15 luglio, esclude San Colombano dalla fascia Mi9. Il tutto costringendo i pendolari che, fino a quella data, hanno potuto usufruire del sistema tariffario Io viaggio Milano Monza Brianza, al prezzo di 87 euro, ad acquistare l'abbonamento Io viaggio in Lombardia al costo di 107 euro. Trezzi e il presidente dell'agenzia TPL Luca Tosi hanno però replicato che i pendolari di San Colombano hanno usufruito per anni dell'agevolazione, quindi l'abbonamento a 87 euro, mentre già paesi limitrofi e più vicini a Milano, appartenente alla provincia di Lodi, usufruivano solamente dell' abbonamento Io Viaggio in Lombardia. Al momento, quindi, spiega l’amministrazione banina, non ci sono le condizioni per un provvedimento ad hoc che agevoli ipendolare i panini del passaggio al nuovo sistema tariffario. Occorre quindi attendere la conclusione del negoziato tra città metropolitana e la provincia di Lodi che, a partire dall'estate 2020, potrebbe adottare un sistema tariffario calcolato sulla distanza.

In quel contesto, infatti, potrebbe essere rivalutata la tariffa per gli utenti di San Colombano. Invece per quanto riguarda i posti a sedere limitati, relativamente al disagio dei passeggeri costretti a viaggiare in piedi sulla tratta San Colombano-Casale-Codogno, di cui si parla da anni, il referente geometra Enrico Borghi dell'agenzia trasporto pubblico locale, più volte contattato dal Comune, ha riferito che la carta di circolazione dell'auto snodato prevede che un numero elevato di persone possano stare in piedi e che è improbabile che tale numero venga superato. I nuovi orientamenti sul trasporto pubblico, come spiegato, sembrano confermare la tendenza, già in atto, di aumentare il numero di posti in piedi e limitare i posti a sedere. Cosa che avviene secondo il modello sperimentato già da anni nella mobilità urbana. Per quanto riguarda la mancata vendita degli abbonamenti Line presso i negozi e i bar di San Colombano, l'agenzia TPL ha comunicato che le società di trasporto impone, ai nuovi proprietari degli esercizi commerciali, condizioni di acquisto molto rigide e gravose che, di conseguenza, non sono state accettate da nessun negoziante del paese. In comune fanno sapere che sono state vagliate diverse alternative alla vendita diretta e all'acquisto on-line degli abbonamenti ma, al momento, non sembra esserci una soluzione. Comunque sia, nonostante il generale diniego alle richieste avanzate, l'amministrazione ad approfondire i temi per individuare possibili miglioramenti della situazione.