Saldi, la maratona parte in sordina

A Lodi qualche affare ma shopping sottotono. E i commercianti sono poco ottimisti: "Troppa incertezza"

Migration

di Carla Parisi

Complesso è l’aggettivo giusto per descrivere l’avvio dei saldi a Lodi nei tempi della pandemia. Se da un lato infatti la difficile situazione economica pesa inevitabilmente sul volume degli acquisti, dall’altro c’è ancora una buona parte di popolazione che, naturalmente nel rispetto delle regole, sceglie di dedicare del tempo allo shopping, con la speranza di poter tornare il prima possibile a sfoggiare i nuovi acquisti. Durante la mattinata, nonostante il buon afflusso di gente nelle vie del centro in occasione del primo giorno in fascia gialla dopo le vacanze natalizie, si sono viste poche persone con i sacchetti di negozi di abbigliamento; la maggior parte dei passanti, infatti, era in centro per altre commissioni o per prendere un caffè al bar dopo settimane in cui non è stato possibile.

Diversa la situazione al pomeriggio, dove invece il movimento per lo shopping è stato maggiore, seppure senza creare assembramenti o lunghe code davanti alle vetrine. Le scelte dei consumatori sono anche orientate però verso ciò che è utile: Sara Rossi, per esempio, incontrata in corso Roma, ha scelto di acquistare "una tuta. Ho trovato comunque una buona varietà di scelta tra gli articoli in saldo e anche ribassi piuttosto consistenti, già al 50%. Personalmente non ho visto molta gente nei negozi in cui sono stata, e su questo probabilmente pesa il fatto che saremo zona gialla solo fino a domani (oggi per chi legge, ndr) per poi ritornare arancioni nel week-end". Soddisfatta anche Diana Medri, che si è recata in centro per i primi acquisti dell’anno: "In realtà non è stato un giro programmato, ma alla fine sono uscita per acquistare dei vestiti – racconta sempre da corso Roma – in giro ho visto ribassi già piuttosto alti, dal 50 al 70%, e anche parecchia gente. Penso che ci sia la volontà di essere ottimisti e quindi di acquistare vestiti con la speranza di poterli sfoggiare presto, almeno in ufficio". La pandemia pesa comunque sull’avvio dei saldi, come precisa Alberto De Benedictis del negozio Libero di corso Roma: "Non ci lamentiamo, vista la situazione generale, però rispetto al 2019 gli incassi del 2020 sono più che dimezzati e anche l’avvio dei saldi è abbastanza timido – spiega – noi siamo partiti con ribassi di circa il 17 e 20% e poi saliremo al 30%. Mentre a Natale si sono visti tanti piccoli regali in questo primo giorno di saldi la protagonista è stata la maglieria. Essere zona arancione in alcuni giorni ci penalizza però, perché abbiamo molti clienti dalla provincia, e penso che le persone siano molto disorientate dall’incertezza generale e dalla mancanza di feedback su quello che possono o non possono fare esattamente quando i giorni sono arancioni o rossi".

Andreina Russo, che gestisce il negozio di calzature Il 48 in corso Vittorio Emanuele II, preferisce invece concentrarsi sulle aspettative: "Premetto che è ancora presto per fare delle previsioni, visto che siamo al primo giorno – esordisce – però in generale mi sembra di vedere che la gente dopo un anno come il 2020 abbia voglia di cogliere qualche occasione di svago, come quella rappresentata dallo shopping: c’è tanto desiderio di distrarsi, di farsi un giro quando è possibile e anche di fare acquisti, nella speranza di poterli usare. Per quanto riguarda il mio negozio, il primo giorno è andato bene: abbiamo venduto diverse scarpe e anche qualche vestito, una novità introdotta quest’anno".