Lodi, rapina passeggero su un treno: finisce in manette un 23enne

Straniero con precedenti e residente a Pizzighettone aveva sottratto alla vittima uno zaino ed il telefonino

Agenti nell’atrio d’ingresso della stazione del capoluogo

Agenti nell’atrio d’ingresso della stazione del capoluogo

Lodi, 2 luglio 2020 - Pensava che il passaggero del treno stesse dormendo e ha cercato di sottrargli lo zaino e il cellulare. Ma la vittima se n’è accorta e ha cercato di fermarlo. Così il giovane rapinatore, con numerosi precedente simili, l’ha colpito al volto con un pugno ed è fuggito con il ‘bottino’. Ma alla prima fermata del treno, a Lodi, è finito in manette. Il fatto si è verificato martedì sera sulla tratta Mantova - Milano, mentre il treno procedeva in direzione della metropoli. T.A.A., marocchino 23 enne regolare in Italia e residente a Pizzighettone, in provincia di Cremona, mentre il mezzo era in moto ha avvicinato il passeggero che sonnecchiava nel tentativo di rubargli il telefono e lo zainetto.

Probabilmente stava curando la sua vittima e deve aver pensato di riuscire a farla franca. Ma, mentre stava per compiere il gesto, l’uomo si è improvvisamente destato e ha cercato di opporsi. Il marocchino, che ha diversi precedenti specifici di rapina, anche con uso di armi, sui treni, però, non ha desistito e ha aggredito fisicamente la sua vittima. Ha infatti colpito l’uomo al volto con un pugno, riuscendo a scappare col ‘malloppo’. Ma, col treno in corsa, le sue vie di fuga, ovviamente, era limitate. Nel frattempo, infatti, la vittima ha denunciato l’atto subito e ha fatto scattare l’allarme alla Questura più vicina, quella di Lodi. Così, attorno alle 20, quando il treno si è fermato alla stazione di Lodi, il 23enne non ha avuto via di scampo. Gli agenti lo stava aspettando: l’hanno subito rintracciato e hanno fatto scattare le manette.

La vittima, un italiano di mezza età, è scesa a propria volta dal treno per recarsi nella vicina sede della Questura per sporgere la denuncia, mostrando anche i lividi in volto per l’agressione subita, ma senza ricorrere alle cure del pronto soccorso. T.A.A. è dunque stato arrestato con l’accusa di rapina e condotto nel carcere di Lodi dove ieri pomeriggio si trovava a disposizione dell’autorità giudiziaria per essere interrogato sul reato commesso.