Il questore Nicolino Pepe saluta Lodi: "Lascio una provincia sicura e laboriosa”

"Qui c’è una giusta esigenza di sicurezza che ottiene risposte qualificate". Al suo posto arriverà Pio Russo

Nicolino Pepe 61 anni è originario di Gaeta (Latina)

Nicolino Pepe 61 anni è originario di Gaeta (Latina)

Lodi – “Lascio una provincia di Lodi sicura e laboriosa, in cui ho trovato tanti validi collaboratori". Saluta così, trasferito ad Avellino, per un nuovo incarico, il questore di Lodi Nicolino Pepe. Era arrivato a dicembre 2021 e ora sarà sostituito da Pio Russo, consigliere ministeriale, alla direzione centrale affari generali delle politiche del personale, del dipartimento della pubblica sicurezza (il suo insediamento avverrà nei prossimi giorni).

Pepe è stato un questore aperto alla città. Ha infatti aperto le porte della questura alla popolazione, con il Festival della fotografia etica e l’esibizione della banda della polizia; ha migliorato l’interazione con i cittadini, arrivando a premiare, alla festa del Corpo, come “amici speciali della polizia", due cittadini che hanno segnalato un fatto di Polizia giudiziaria e eseguito un soccorso pubblico.

E ai quali ribadisce il proprio ringraziamento: "Se si collabora, si arriva più lontano e questo i lodigiani e gli amministratori locali lo hanno capito". Ci sono stati anche incontri con studenti, per l’educazione alla legalità e con i carabinieri, è stato spiegato a tanti come prevenire le truffe agli anziani. "Nel Lodigiano c’è una giusta ed esigente richiesta di sicurezza che, per fortuna, grazie alla collaborazione tra forze dell’ordine, non manca ed ottiene una risposta qualificata. Questo ci ha consentito di esprimerci al meglio e di impegnarci molto nella predisposizione di servizi mirati alle varie fenomenologie – ribadisce Pepe –. Lodi è una città sicura, laboriosa, intraprendente, che merita tanto".

"Ringrazio il prefetto Enrico Roccatagliata, sicuro e saldo punto di riferimento istituzionale, che ha saputo cogliere e interpretare, in seno al Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e alle riunioni di coordinamento delle forze di polizia, tutte le esigenze espresse dal territorio. Ma anche l’Autorità giudiziaria, il Tribunale, tutte le altre forze dell’ordine, i vigili del fuoco e i sindaci, sempre collaborativi" ha aggiunto.

Infine un accenno ai principali reati contrastati durante l’incarico. "Per la droga, questa zona rientra nella media nazionale. Ricordo l’operazione “Clean park“, con 12 misure cautelari notificate a nigeriani che spacciavano in centro a Lodi e altre operazioni nelle campagne – le sue parole –. Va anche ribadito il contrasto a gruppi di minori che si aggregano in modo naturale, per ribellione sociale, precarietà culturale, senso di prevaricazione e isolamento da lockdown: a luglio abbiamo eseguito, con il Tribunale dei minori di Milano, tre misure cautelari e questa pletora di reati, compresi aggressioni, danneggiamenti e risse, riscontrati nel 2021, direi che si sono placati. È stato un lavoro apprezzabile" conclude.