"Quel blitz non era contro di noi"

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È salito a poco meno di trenta il numero delle mucche morte in seguito al blitz nell’allevamento Madonini di cascina Fornelli a Secugnago, avvenuto nella notte tra l’11 e il 12 ottobre scorso per mano di ignoti che si sono accaniti sugli animali a coltellate. Il conto dei decessi era stato subito aggiornato a poche ore dall’incursione: subito due mucche erano morte, poi il bilancio era salito ad otto ed oggi, a distanza di più di un mese, i bovini morti sono triplicati. Sedici capi sono deceduti successivamente alle profonde ferite riportate mentre una decina, colpite da infezione, sono purtroppo state portate al macello. A diverse settimane dal raid, i motivi sono ancora oscuri ed inspiegabili: i carabinieri del corpo Forestale, nei giorni successivi al blitz, hanno effettuato ulteriori sopralluoghi all’azienda agricola per raccogliere altri elementi ma per ora non sembrano esserci novità sulle indagini, scattate subito dopo per cercare di dare un volto ai responsabili della mattanza. "Ora stiamo predisponendo un sistema di videosorveglianza per cercare di creare una rete di protezione sull’area dell’azienda - spiega la titolare Alice Madonini (nella foto) che è venuta a conoscenza dei fatti analoghi avvenuti nel cremasco –. Magari non è la stessa mano, ma almeno sappiamo che il raid nella mia azienda non aveva nulla di personale contro di noi. Le indagini vanno avanti: speriamo possano esserci novità positive".

Mario Borra