Lodi, dà in escandescenze in Pronto soccorso. Paziente fa 50mila euro di danni

Lodi, un quarantenne ha iniziato a inveire e lanciare oggetti. Il direttore dell’Asst ringrazia il personale

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Lodi - Soccorso per strada dà in escandescenza al Pronto soccorso e lancia bombole di ossigeno e arredi. Turno notturno di paura per i dipendenti dell’ospedale Maggiore di Lodi in servizio ieri a mezzanotte. Un uomo di circa 40 anni è stato soccorso per strada, in città Bassa, con l’ambulanza e accompagnato per accertamenti al nosocomio. Ma quando i sanitari hanno cercato di fargli una puntura e di occuparsi di lui, il 40enne ha iniziato ad inveire. Dalle parole è passato ai fatti e ha iniziato a colpire e danneggiare le strumentazioni del presidio. La cosa che ha spaventato di più i presenti è stato vederlo afferrare e lanciare oggetti e bombole dell’ossigeno.

La chiamata alla polizia è stata immediata, così come il pronto intervento di tre pattuglie che, fortunatamente, sono riuscite a calmare il paziente e a convincerlo a farsi visitare all’ospedale di Codogno, dove si valutano eventuali disturbi psichiatrici. Nessuno quindi, per fortuna, si è fatto male. Ma adesso il 40enne sta per essere denunciato per danneggiamento, visti i pesanti danni provocati. Solo pochi giorni prima era stato lanciato l’allarme sicurezza, per questo ospedale, da Gianrocco Accogli, segretario provinciale del Sap (Sindacato autonomo di polizia). Nel nosocomio lodigiano manca infatti ormai da tempo un posto di polizia. Il personale spesso è alla mercé di malintenzionati.

"I pazienti in attesa – ha fatto sapere poi ieri l’Asst –, a quell’ora una trentina, sono stati messi in sicurezza dal personale medico e infermieristico, in attesa delle forze dell’ordine e della guardia armata che ringraziamo per la tempestività con cui sono intervenuti evitando che qualcuno riportasse danni fisici". «La normale attività del Pronto Soccorso – è stato aggiunto – è stata ripresa immediatamente e sono state attivate nella notte, tutte le articolazioni aziendali interessate al ripristino delle attrezzature e dei sistemi informatici. Da una prima verifica dei danni, un elettrocardiografo, due monitor e un carrello, sedie e scrivanie sono stati distrutti o severamente danneggiati, così come alcuni muri e la segnaletica esterna. Per ripristinare la situazione serviranno circa 50mila euro".

"Sono avvenimenti che lasciano turbati – commenta il direttore generale dell’Asst Salvatore Gioia –.Nonostante fossero tutti comprensibilmente scossi per l’accaduto, ringrazio i sanitari, per la capacità di reazione e la loro professionalità: non ci sono state sospensioni o interruzioni delle attività".