Lodi, 29 maggio 2025 - Polizia di Stato sempre più qualificata “oltre a garantire ordine e sicurezza, salviamo vite grazie alla formazione sanitaria!”.
Parola di Elena Florio, medico capo della Polizia di Stato e responsabile della formazione sanitaria degli agenti della Questura di Lodi (coadiuvato dall’ispettore tecnico Simone Bresciani).

"Nell’ultimo anno sono stati 122 i poliziotti lodigiani che hanno partecipato al corso di formazione Blsd (Basi Life Support Defibrillation), sull’uso del defibrillatore e sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare, organizzato dalla Questura di Lodi (con la collaborazione dell’Associazione “Amici del cuore” e della Fondazione Banco Popolare di Lodi)- ha ricordato il medico – E in soli due mesi, già due poliziotti in servizio a Lodi hanno salvato vite, intervenendo con le manovre necessarie. Il 26 aprile, il vice ispettore Marco Nunzio Di Noia, responsabile del Gabinetto provinciale di Polizia Scientifica di Lodi, era libero dal servizio e si trovava a Verona con la sua famiglia. Il graduato è però intervenuto in soccorso di uomo, colto da malore, concorrendo a salvargli la vita. L’italiano soccorso, di 39 anni, aveva un colorito molto pallido e ha perso conoscenza, appoggiato su una sedia, attorniato dai propri familiari. Di Noia, mentre arrivava l’ambulanza e in continuo contatto telefonico con il personale sanitario, dopo aver controllato che le vie respiratorie non fossero ostruite, ha praticato il massaggio cardiaco. Il 39enne ha quindi ricominciato a respirare e afferrando il polso del poliziotto gli ha chiesto chi fosse. Il vice ispettore, con tono rassicurante, ha risposto “un amico”.
Invece il 14 maggio Corrado Piccione, un vice ispettore della Polizia di Stato, in servizio alla Questura di Lodi, ha salvato la vita di un’anziana di 86 anni, colpita da una crisi respiratoria accidentale. Un pezzo di toast aveva occluso le vie respiratorie della donna e mentre due cameriere stavano cercando di aiutarla, il poliziotto è intervenuto. Ha quindi messo in pratica quanto imparato durante i corsi ed eseguito le prime manovre del caso. Sfortunatamente, tale procedura, ripetuta due volte, non ha avuto buon esito. A quel punto, il vice ispettore, seppur preoccupato per le possibili conseguenze di una manipolazione più intensa, vista la corporatura esile della signora, ma temendo un serio peggioramento della situazione, ha deciso di praticare la famosa manovra di Heimlich.