
"Chiedo scusa a tutti coloro che ho offeso. Intendo restituire tutto". Ha esordito così il 34enne, ex agente di commercio...
"Chiedo scusa a tutti coloro che ho offeso. Intendo restituire tutto". Ha esordito così il 34enne, ex agente di commercio residente a Carpaneto Piacentino (Piacenza), condannato in Tribunale di Lodi a 5 anni e otto mesi di reclusione e al risarcimento di oltre 140mila euro in favore delle parti civili, ossia quattro delle 33 vittime accertate (residenti tra Lodigiano, Piacentino e Cremasco e alcune incapaci di intendere e volere) delle sue truffe commesse tra il 2017 e il 2022.
Secondo il pm, l’uomo avrebbe adottato una "condotta artificiosa, reiterata e menzoniera" per l’adescamento delle sue vittime. Un sistema di artifizi ben congegnato che, secondo l’accusa, l’uomo avrebbe impiegato sfruttando il suo lavoro di venditore. Un modus operandi assodato che iniziava sempre con una contrattazione per l’acquisto di beni differenti (dai prodotti di benessere, fino ai bancali di pellets, passando per materassi e macchinette per il caffè). Spesso la contrattazione avveniva in presenza dei due figli dell’uomo, elemento che faceva intenerire l’ignaro acquirente. I modi gentili e cortesi convincevano della sua bontà il cliente. Le vittime lo descrivevano come "un trafficone bonario, simpatico, affabile ed affidabile".
A trattative concluse, il 34enne chiedeva di versare un acconto ma poi non consegnava la merce inventando impedimenti legati al traffico, agli incidenti, a immaginari blocchi portuali e, addirittura, malattie gravi o morte di parenti stretti. Nei casi di insistenza fingeva la restituzione del denaro tramite stampe false dei bonifici bancari. L’arresto in flagranza di reato era arrivato nel dicembre 2022.
L’uomo ha cercato di riparare alle proprie colpe, anche disintossicandosi dalla cocaina. "Annebbiava la mia mente – ha dichiarato il 34enne in aula –. Sono mortificato per l’accaduto".
Luca Raimondi Cominesi