Lodi, il piano taglia-bollette del Comune: valvole semichiuse e luci spente

Stimati sovrapprezzi per un milione di euro: l’amministrazione corre ai ripari per ridurre i consumi

Il sindaco di Lodi Andrea Furegato

Il sindaco di Lodi Andrea Furegato

Lodi - Risparmio energetico: il Comune stima un sovrapprezzo di oltre 1 milione di euro e corre ai ripari contenendo i consumi, fino a valutare di ridurre le accensioni dei lampioni ad uno ogni due o tre, con lo spegnimento totale nelle ore notturne. Si prevede anche un ufficio e un tavolo su Energia e Clima e l’individuazione di un energy manager. Ma al contempo c’è anche la notizia positiva del finanziamento, con 90mila euro, da parte della Fondazione Cariplo, di due Comunità energetiche, una proprio a Lodi, l’altra a San Martino in Strada, per produrre energia rinnovabile su edifici pubblici. Ieri pomeriggio la giunta guidata da Andrea Furegato ha approvato un atto di indirizzo sugli “Interventi straordinari per fronteggiare gli aumenti delle tariffe di energia elettrica e gas“.

In cinque pagine , ricostruendo la situazione contrattuale del Comune rispetto ai propri fornitori, vengono indicati interventi di riduzione della temperatura, secondo le disposizioni nazionali, negli uffici comunali (palazzo Broletto, piazzale Forni, comando di polizia locale), in scuole, alloggi popolari, impianti sportivi. Le valvole termostatiche sui caloriferi, sia in Comune che nelle scuole, potranno essere posizionate a "un quarto della massima apertura". Per l’energia elettrica la giunta, col supporto dei propri agenti, intende "valutare la possibilità di riduzione dell’utilizzo degli impianti di illuminazione pubblica, con un esame zona per zona", considerando "l’accensione di un numero di punti luce ogni due o tre" e lo "spegnimento completo di alcune linee, e di alcune solo dopo una certa ora; ad esempio, dalla mezzanotte nei giorni feriali e dalle 2 del mattino nei festivi e prefestivi".

Quindi spegnimenti di tutti gli apparecchi presenti negli uffici (monitor, stampanti, fotocopiatrici, erogatori di bevande), evitando anche gli stand by, riduzione dell’illuminazione degli edifici storici e divieto del ricorso a stufette. Entro l’anno sarà varato un piano per l’installazione di luci pubbliche a led. Astem spa, controllata dal Comune, dovrà "individuare un responsabile del monitoraggio". Vengono istituti un Ufficio Comunale Energia e Clima, che coordini e monitori dati e attività, e un tavolo Energia e clima con Astem, Provincia, Sal (Società Acque Lodigiana), Camera di Commercio, associazioni datoriali e ambientaliste, Ptp, Università, Ats. Nel frattempo Fondazione Cariplo ha stanziato 90mila euro per due comunità energetiche (Cer): una a Lodi (80mila euro), l’altra a San Martino in Strada (10mila). La potenza fotovoltaica totale dei pannelli sarà di 270 kWp, in grado di produrre 302.000 kWh di energia elettrica l’anno (-89 tonnellate di emissioni di Co2 stimate). In particolare col progetto Lodi Solare sono previsti nel capoluogo impianti fotovoltaici su tre edifici di edilizia residenziale, sulla scuola Gorini e sulla sede de Il mosaico. A San Martino la Cer (progetto Alternative) prevede di coinvolgere 50 utenze tra scuole, palestre, attività commerciali e persone.