Patto con Vie francigene. Il turismo cambia marcia

San Rocco al Porto, l’amministrazione aderisce al sodalizio europeo. Valorizzerà percorsi e accoglienza per favorire pellegrinaggi.

Patto con Vie francigene. Il turismo cambia marcia

Patto con Vie francigene. Il turismo cambia marcia

Il futuro è nel turismo lento. L’ente locale ha deliberato formalmente di aderire all’Associazione europea vie francigene, che promuove il cammino dei romei tracciato dal vescovo Sigerico. Un itinerario che attraversa il Lodigiano, fino a San Rocco al Porto, per poi arrivare nel Piacentino. Lo fa passando da Orio Litta, Senna Lodigiana, Guardamiglio e appunto, il territorio sanrocchino. L’associazione agevola il turismo lento, valorizzando i territori che ne fanno parte e promuovendoli, per favorire pellegrinaggi e una diversa tipologia di vacanze che, negli ultimi anni, sembra aver preso piede. L’adesione del Comune di San Rocco Al Porto all’Associazione Europea delle Vie Francigene (Aevf) è avvenuta in qualità di socio ordinario. L’amministrazione comunale ha quindi deliberato l’impegno di spesa, per l’anno 2024, per 650 euro e al formale invio del modulo di adesione al sodalizio. I fondi necessari sono stati presi dal bilancio comunale di quest’anno.

Nel frattempo, anche se il maltempo ha rallentato le opere, procedono i lavori di asfaltatura tra San Rocco al Porto e Maccastorna, per la realizzazione della ciclovia Vento. Si tratta di un itinerario cicloturistico che andrà da Venezia a Torino, per buona parte ad opera dell’ente attuatore Aipo. È un’infrastruttura che permetterà agli appassionati della bicicletta di percorrere, anche senza sosta, oltre 700 chilometri. Gli argini del fiume Po saranno quindi lo scenario da mostrare ai turisti, che potranno approfittare di tappe locali per scoprire cascine, castelli, paesaggi rurali e il grande fiume stesso. Non mancheranno ausili come rastrelliere coperte, fontanelle per dissetarsi, cestini, colonnine di manutenzione, gonfiaggio pneumatici e ricarica e-bike. Le ultime asfaltature hanno interessato il tratto tra San Rocco al Porto e Maccastorna: partendo dall’arginatura maestra a Maccastorna e proseguendo in direzione San Rocco al Porto, è stato realizzato un "tappetino" di circa 30 chilometri. I lavori si concluderanno entro luglio.

Non ci sono ancora novità, invece, in merito alla struttura polifunzionale con ostello e ciclo-officina ad alto livello di digitalizzazione prevista all’interno dell’ex casello idraulico di proprietà del Demanio, in territorio di Maccastorna. L’aumento di costi della materia prima, post pandemia, aveva fermato l’iter e i soldi regionali già incassati dal piccolo comune (700mila euro) sono stati restituiti. La speranza è di trovare nuovi modi e risorse per portare avanti questo sogno turistico.

Paola Arensi