
La donna è rimasta intrappolata con il neonato nell'ascensore dell'ospedale
Codogno (Lodi), 11 marzo 2025 - Il piccolo ha fretta di nascere e viene alla luce in ambulanza ma, una volta in ospedale, l’ascensore ha un guasto e restano tutti intrappolati: il neonato, la sua mamma e il personale sanitario. E per liberarli si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Grande disavventura, per fortuna a lieto fine, per una mamma di Maleo che alle prime ore del giorno - alle 3.11, per la precisione - ha dato alla luce il piccolo Matteo.
La signora, al terzo parto, ha accusato le ultime spinte sul mezzo di soccorso. I volontari della Croce rossa di Codogno, che l’avevano accolta sulla propria ambulanza hanno fermato il veicolo all’altezza di Cavacurta e fatto nascere lì il piccolino. Tutto è andato per il meglio e dopo le prime operazioni post parto, per permettere il ricovero e le cure di mamma e bimbo, l’ambulanza con i suoi occupanti ha così ripreso il viaggio. Ma una volta arrivati all’ospedale Maggiore di Lodi, soccorritori, genitore e neonato sono rimasti bloccati in ascensore fermo a causa di un guasto.
Si è cercato di mantenere comunque un clima sereno e mettere a proprio agio, per quanto possibile, la donna che già era reduce da un parto avventuroso. quindi si teneva vicino il bimbo, cercando un po’ di tranquillità. Poi sono arrivati i pompieri e i presenti sono stati liberati.
Le parole dei volontari
“Siamo arrivati a Maleo e la ragazza aveva già contrazioni ogni due minuti – raccontano i volontari che hanno soccorso la partoriente –. La situazione era chiara e abbiamo fatto intervenire subito l’automedica. Una volta messa in ambulanza la donna, alla rotatoria di Cavacurta, abbiamo avvertito un gemito della mamma e subito dopo il pianto di un neonato. È stato davvero emozionante”.
"Un parto veloce, il bambino è nato bellissimo, lei è stata bravissima e noi eravamo emozionati e al settimo cielo. Avevamo già raggiunto, con l’ambulanza, altre signore incinte, ma nessuna ha mai partorito davanti ai nostri occhi. E tra tante disgrazie, è stato davvero magico” proseguono. In merito, invece, alla disavventura in ascensore, la squadra aggiunge: “Siamo rimasti bloccati in ascensore: abbiamo premuto il tasto del quinto piano ma, subito, è rimbalzato. Siamo stati chiusi 10 minuti. Ci hanno liberati rapidamente grazie al pulsante di allarme. La situazione era delicata: bimbo appena nato e mamma che doveva ancora espellere la placenta. Ma sono stati tutti bravissimi, il bimbo si ciucciava il dito e si sentiva il rumore. Era troppo tenero”.