PAOLA ARENSI
PAOLA ARENSI
Cronaca

Prima partorisce in ambulanza, poi resta intrappolata con il neonato nell’ascensore dell’ospedale

Lodi, rocambolesco parto per una donna di Maleo che ha dato alla luce Matteo. I volontari che l’hanno soccorsa: “Stavamo andando in ospedale quando abbiamo sentito i vagiti di un neonato, che emozione”

La donna è rimasta intrappolata con il neonato nell'ascensore dell'ospedale

La donna è rimasta intrappolata con il neonato nell'ascensore dell'ospedale

Codogno (Lodi), 11 marzo 2025 - Il piccolo ha fretta di nascere e viene alla luce in ambulanza ma, una volta in ospedale, l’ascensore ha un guasto e restano tutti intrappolati: il neonato, la sua mamma e il personale sanitario. E per liberarli si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Grande disavventura, per fortuna a lieto fine, per una mamma di Maleo che alle prime ore del giorno - alle 3.11, per la precisione - ha dato alla luce il piccolo Matteo.

La signora, al terzo parto, ha accusato le ultime spinte sul mezzo di soccorso. I volontari della Croce rossa di Codogno, che l’avevano accolta sulla propria ambulanza hanno fermato il veicolo all’altezza di Cavacurta e fatto nascere lì il piccolino. Tutto è andato per il meglio e dopo le prime operazioni post parto, per permettere il ricovero e le cure di mamma e bimbo, l’ambulanza con i suoi occupanti ha così ripreso il viaggio. Ma una volta arrivati all’ospedale Maggiore di Lodi, soccorritori, genitore e neonato sono rimasti bloccati in ascensore fermo a causa di un guasto.

Si è cercato di mantenere comunque un clima sereno e mettere a proprio agio, per quanto possibile, la donna che già era reduce da un parto avventuroso.  quindi si teneva vicino il bimbo, cercando un po’ di tranquillità. Poi sono arrivati i pompieri e i presenti sono stati liberati.

Le parole dei volontari 

“Siamo arrivati a Maleo e la ragazza aveva già contrazioni ogni due minuti – raccontano i volontari che hanno soccorso la partoriente –. La situazione era chiara e abbiamo fatto intervenire subito l’automedica. Una volta messa in ambulanza la donna, alla rotatoria di Cavacurta, abbiamo avvertito un gemito della mamma e subito dopo il pianto di un neonato. È stato davvero emozionante”.

"Un parto veloce, il bambino è nato bellissimo, lei è stata bravissima e noi eravamo emozionati e al settimo cielo. Avevamo già raggiunto, con l’ambulanza, altre signore incinte, ma nessuna ha mai partorito davanti ai nostri occhi. E tra tante disgrazie, è stato davvero magico” proseguono. In merito, invece, alla disavventura in ascensore, la squadra aggiunge: “Siamo rimasti bloccati in ascensore: abbiamo premuto il tasto del quinto piano ma, subito, è rimbalzato. Siamo stati chiusi 10 minuti. Ci hanno liberati rapidamente grazie al pulsante di allarme. La situazione era delicata: bimbo appena nato e mamma che doveva ancora espellere la placenta. Ma sono stati tutti bravissimi, il bimbo si ciucciava il dito e si sentiva il rumore. Era troppo tenero”.