Ospedale di Codogno: 9 milioni da spendere in due anni. Per cosa verranno investiti

Il direttore generale dell'Asst di Lodi Salvatore Gioia ha illustrato un ampio piano di interventi

Da sinistra Paolo Bernocchi, Salvatore Gioia e Francesco Passerini

Da sinistra Paolo Bernocchi, Salvatore Gioia e Francesco Passerini

Codogno - Ci sono circa nove milioni di euro da spendere da qui fino al 2024 per l’ospedale di Codogno con finanziamenti già a disposizione ed un cronoprogramma pronto. E’ questo uno dei passaggi principali della conferenza stampa fiume tenuta ieri mattina nel presidio di viale Marconi dal direttore generale dell’Asst di Lodi, Salvatore Gioia che ha voluto attorno a sé anche i primari e responsabili dei vari reparti oltre agli altri vertici dell’azienda sanitaria. Gli investimenti, ovviamente, sono inseriti in un contesto normativo che ha visto emergere una novità importante attraverso il decreto ministeriale 77 del giugno scorso (attuata dalla delibera regionale di dicembre) che ridefinisce la medicina territoriale con l’applicazione di nuovi modelli organizzativi.

"L’assoluta complementarietà tra la parte territoriale e quella ospedaliera è uno degli aspetti più importanti del decreto – ha spiegato Gioia –. Il manager sanitario ha parlato anche di necessità di sinergia con enti locali, investimenti sulla prevenzione e la definizione del Punto Unico di Accesso. A marzo Asst chiederà l’accreditamento per l’erogazione del servizio domiciliare mentre la delibera regionale fissa l’obiettivo di presa in carico di settemila over 65 patologici cronici (oltre quelli già presi in carico) entro il 2025. Le risorse che verranno spese per l’ospedale serviranno in parte per l’implementazione della Casa della Comunità che avrà due sedi, una allo sportello Cup di viale Gandolfi e l’altra nella sede della Rsa (dove oggi si fanno i vaccini) dove si trasferirà tutta l’attività sanitaria-amministrativa. Gioia ha ribadito che l’endoscopia digestiva è stata trasferita al primo piano nelle ex sale parto con un investimento di 50mila euro mentre ha confermato la procedura in atto per l’apertura di Oncologia (Ats ha inviato l’istruttoria alla Regione per l’accreditamento) con l’obiettivo di 400 pazienti da prendere in carico all’anno.

Tornerà Ortopedia (due medici entro il mese, uno specialista il 1 marzo e un quarto "specializzando" è in attesa del nullaosta). Gioia ha focalizzato l’attenzione anche sull’eccellenza di Oculistica (arriverà un nuovo retinografo): 2.174 interventi di cataratta nel 2022 e 350 interventi maggiori (glaucoma, chirurgia vitreo retinica) così come sulla Pneumologia (220 ricoveri nel 2021 pari al 96% di saturazione e 1.838 spirometrie). Infine, ai primi di marzo partirà finalmente il servizio per la cura del piede diabetico.