Omicidio Zamperoni, ennesimo rinvio del processo alla escort

A quasi tre anni dal delitto non ancora definito il patteggiamento a New York

La parola fine sulla vicenda giudiziaria dell’omicidio di Andrea Zamperoni, il cuoco 33enne di Zorlesco trovato morto in un hotel al quartiere Queens di New York, non c’è ancora. In questi giorni è andato in scena l’ennesimo rinvio dell’udienza a quasi tre anni dall’omicidio: la Corte Federale di Brooklyn ha infatti aggiornato il processo al prossimo 26 aprile.

Alla sbarra c’è la escort 43enne italocanadese Angelina Barini che l’anno scorso si dichiarò colpevole e chiese il patteggiamento: l’accusa per lei è quella di aver attirato in un motel il giovane chef casalino, che lavorava per il ristorante Cipriani Dolci, e di avergli somministrato una dose, risultata mortale, della droga dello stupro, con lo scopo di rapinarlo.

La speranza dei legali e della famiglia del ragazzo è che finalmente si arrivi alla conclusione visto che di fatto si attende solo di capire quale sarà l’entità della pena che il giudice deciderà per l’imputata.

Nella vicenda c’è un altro indagato, l’ex fidanzato filippino della escort 43enne che, secondo l’accusa, sarebbe stato complice della donna e avrebbe utilizzato la carta di credito dopo la morte dello chef: anche per lui sembrava ci fosse l’intenzione di arrivare al patteggiamento.

Zamperoni nell’agosto del 2019 era improvvisamente scomparso ma, dopo alcuni giorni di silenzio e ricerche spasmodiche, fu rinvenuto cadavere in una stanza di albergo.

Mario Borra