Andrea Zamperoni ucciso da un cocktail di droghe, condannato a 32 mesi Leslie Lescano

Casalpusterlengo, lo chef lodigiano stroncato da una overdose a New York nel 2019. Il giudice di Brooklyn ha condannato il fidanzato della escort Angelina Barini (che ha già patteggiato 30 anni): Lescano usò le carte di credito di Zamperoni dopo la morte

Il manifesto affisso a New York durante le ricerche del Lodigiano

Il manifesto affisso a New York durante le ricerche del Lodigiano

Casalpusterlengo (Lodi) - Chef lodigiano ucciso in America da un cocktail di droghe, condannato anche il secondo imputato. La corte federale di Brooklyn ha inflitto 32 mesi di carcere a Leslie Lescano, il 45enne filippino fidanzato della escort italo americana Angelina Barini ritenuta la responsabile della morte dello chef Andrea Zamperoni. La donna aveva patteggiato 30 anni di carcere ad aprile. Il 33enne di Zorlesco, frazione di Casalpusterlengo, dipendente di Cipriani dolci, a New York, era stato scoperto senza vita, in un albergo del Queens.

Il corpo era stato messo in un cestone della biancheria, ricoperto da incenso, il 18 agosto 2019. La mamma, dall’Italia, non riusciva a rintracciarlo e aveva dato l’allarme ai colleghi. Il caso è stato poi risolto in pochi giorni dalla polizia, fino alla drammatica scoperta. Lì presente c’era la donna che, secondo l’accusa, avrebbe ucciso, con un mix letale di droga e farmaci, per overdose, anche altri tre uomini. Si tratta di due turisti e un pensionato morti alcune settimane prima del lodigiano e tutti dopo essersi appartati con lei.

Sembra che Barini volesse addormentarli per poi portargli via denaro e carte di credito. Purtroppo, però, è andata molto peggio. Secondo il giudice, Lescano era al corrente di questi blitz finiti male, ma è impossibile dimostrare un coinvolgimento diretto nell’omicidio. Però l’uomo, dalla morte di Zamperoni, avrebbe tratto vantaggio economico. Da qui la pena. Invitato in motel dalla nonna durante il blitz, dopo la morte dello chef, l’uomo avrebbe infatti speso soldi utilizzando indebitamente la sua carta di credito.