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Omicidio dello chef, rinviata la sentenza per la escort killer

A quasi tre anni dall’assassinio del 33enne Andrea Zamperoni il processo non vede la fine

Andrea Zamperoni

Sono passati quasi tre anni dall’omicidio di Andrea Zamperoni, il cuoco 33enne di Zorlesco trovato cadavere in un motel di New York. Ma un punto fermo sulla vicenda giudiziaria non c’è ancora: lunedì infatti avrebbe dovuto essere emessa la sentenza a carico della escort 43enne italocanadese Angelina Barini, accusata di aver attirato lo chef di Cipriani Dolci e di avergli somministrato una dose, risultata mortale, della “droga dello stupro“ per rapinarlo.

Ma l’udienza della Corte Federale di Brooklyn è stata aggiornata per l’ennesima volta, rinviata all’11 aprile alle 16.45, ora americana. L’avvocato della famiglia spiega che il rinvio dovrebbero dipendere dalle norme anti-Covid. Sul banco degli imputati c’è appunto la Barini che, nell’agosto 2021, si era dichiarata colpevole della morte di Zamperoni, patteggiando la pena per omicidio. Di fatto si attende di capire appunto l’entità della pena che le sarà inflitta. C’è anche un altro indagato, l’ex fidanzato filippino che, secondo l’accusa, avrebbe aiutato la donna e utilizzato la carta di credito dopo la morte dello chef. Pareva che anche lui volesse trovare un accordo per il patteggiamento. Zamperoni era uno chef di grande talento e aveva fatto carriera da Cipriani per il quale lavorava da una decina di anni in tutto il mondo.

Mario Borra