Nozze civili in aumento: ecco il tariffario

Codogno, sconti per i residenti in città. Sposarsi nella Cappella San Carlo dello storico Palazzo Soave costerà 350 euro

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di Mario Borra

Boom di matrimoni civili in città e il Comune d’ora in poi si farà pagare per la celebrazione delle unioni che si tengono in uno degli spazi di proprietà pubblica. Sarà infatti un argomento in discussione nella prossima riunione di commissione regolamenti che si terrà oggi pomeriggio e che successivamente verrà ratificato nel Consiglio comunale del 27 aprile prossimo.

Il tariffario è già stato definito così come il nuovo regolamento articolato in 11 disposizioni: se la coppia decide di sposarsi nella sala Santelli del municipio dovrà sborsare 300 euro con uno “sconto“ di 100 euro qualora uno dei due sia residente in città, mentre la cifra sale a 350 euro se la scelta cade sulla Cappella San Carlo del palazzo Soave (cifra ribassata a 250 euro sempre se uno dei nubendi sia codognese).

Per la sala Granata, sempre all’ex ospedale Soave, si paga 250 euro per i non residenti mentre 200 euro se uno dei due è domiciliato in città, mentre sarà più economico sposarsi nell’ufficio del sindaco, ma solo nella giornata del sabato (150 euro a coppia con 50 euro in meno sempre per chi risiede in città). In un secondo tempo, quando il parco verrà sistemato con fondi già richiesti, anche l’oasi verde di Villa Polenghi, recentemente acquistata dall’ente pubblico, potrà essere uno spazio idoneo per le unioni civili mentre al Comune piacerebbe stringere un accordo con i proprietari di Villa Biancardi per far inserire anche la storica struttura nel circuito delle celebrazioni di sposalizi.